Continua a far discutere l’accordo votato dai consigli di amministrazione delle due multiservizi Aimag e Hera il 22 gennaio scorso che stabilisce la cessione anche di quote azionarie di Aimag al colosso bolognese. Questo, per i detrattori dell’accordo, significa in definitiva cedere il controllo sulla gestione. L’irritazione per questa operazione è aumentata dopo la pubblicazione del documento sul sito dell’Antitrust che – smentendo quanto ripetutamente dichiarato dai 6 sindaci, rappresentanti i 21 comuni soci di Aimag, che hanno interloquito col Cda Aimag per la stesura dell’intesa – parla apertamente di "acquisizione da parte di Hera spa del controllo esclusivo di Aimag spa".
L’avviso della discordia è pubblicato sul sito dall’Autorità garante della concorrenza e del mercato, il cui coinvolgimento per una valutazione sulla operazione è una prassi in questi casi.
"Cade così – attacca Rifondazione Comunista – ogni velo, ogni edulcorazione della realtà raccontata dai sindaci dei Comuni coinvolti, in particolare del gruppo ristretto, che a gennaio sostenevano di aver supervisionato l’operazione Hera-Aimag affinché venisse mantenuta la maggioranza pubblica e il controllo sull’operato di Aimag, un Consiglio di amministrazione composto al 50% da rappresentanti pubblici, una maggioranza pubblica nel Collegio Sindacale, un patto di sindacato dei soci pubblici, un comitato territoriale di ascolto e definizione delle strategie, rafforzando ulteriormente il coinvolgimento delle amministrazioni locali e delle comunità".
"Il comunicato dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato toglie ogni velo al reale significato dell’accordo – commenta di rincalzo Carlo Bassoli, consigliere Pd a Mirandola –. Prima ancora che i consigli comunali possano discutere, Hera annuncia la sua conclusione: il controllo esclusivo di Aimag".
E va all’attacco anche Aimag per il Territorio che ridicolizza la spesa del Comune di Carpi per la "consulenza giuridica sull’operazione societaria deliberata dal Cda di Aimag il 22/01/2025 circa la valutazione della partnership industriale con il socio privato (Hera ndr)" in quanto scrive il Comitato: "Pare mistificatorio e fuorviante incentrare l’attenzione su una futura partnership industriale se si cede al socio privato il controllo esclusivo della società".
Alberto Greco