Modena, 8 marzo 2023 – Diamo un calcio alla violenza: la nostra scuola merita di più. Più fatti e meno parole: vogliamo sicurezza.
Studenti con tanto di carrelli in mano, genitori, docenti, sindacati di tutte le sigle. Una manifestazione sentita e partecipata quella che oggi è andata in scena davanti all’istituto scolastico Corni a seguito dei recenti gravi episodi. L’ultimo dei quali una violenta aggressione ai danni di un collaboratore scolastico. Nelle settimane precedenti gli studenti del vicino professionale avevano aggredito uno studente e, prima ancora, un professore.
Secondo i sindacati è fondamentale dare risposte e le sigle hanno garantito il pieno supporto ai lavoratori, denunciando carenze strutturali e di organico per quanto riguarda gli Ata. “Speriamo sia l’inizio di un percorso – hanno sottolineato – la scuola ha bisogno di risposte a largo raggio”.
Presente alla manifestazione – volta a chiedere alle istituzioni di intervenire a livello strutturale ma anche della sicurezza – anche il presidente della provincia Braglia.
Marco Sassi, docente di scienze con tanto di megafono ha sottolineato il clima di malessere che si respira nel l’istituto.
“Un anno difficile; vogliamo che questo clima di rassereni. Siamo in uno stato di agitazione sindacale che speriamo di concretizzi il giorno 13 quando ci sarà il tavolo di confronto che tanto abbiamo chiesto. Dobbiamo riportare la legalità: dopo il Covid abbiamo fatto una grande fatica. Ci sono problemi di microcriminalità come lo spaccio e siamo qua per mettere la parola fine ad uno stato di malessere che è diventato molto forte. Non è solo una questione di dignità ma anche di sicurezza nell’ambiente scolastico”.
La rappresentante degli studenti dell’Ipsia ha fatto presente come siano mesi che chiedono alla preside maggiore sorveglianza. “Ci ha risposto che per queste cose non ha tempo. Si sente forte odore di canna nei corridoi e lei ci risponde che di tempo non ne ha”.