Neppure il tempo di uscire dal locale che sono stati accerchiati: due contro dieci. Il branco ha chiesto alle vittime di consegnare loro gli spiccioli, dopo di che ha iniziato a mettere loro le mani addosso in cerca di soldi o monili. Fortunatamente un altro cliente dei vicini locali del parco si è reso conto della situazione ed è intervenuto in loro aiuto, avvisandoli che avrebbe chiamato la polizia e mettendo in fuga la banda. Nuovi attimi di paura al parco delle Rimembranze. A denunciare l’ennesimo episodio di criminalità è un papà: "Venerdì sera due amici di mio figlio, poco più che maggiorenni, sono usciti dai chioschi per recarsi alle macchine. Neppure il tempo di attraversare che, lungo il viale alberato, sono stati accerchiati da una decina di ragazzini in bicicletta, tutti stranieri. Il branco ha chiesto loro qualche spicciolo ma, dinanzi al rifiuto dei due giovani, hanno iniziato a mettere loro le mani addosso in cerca di soldi o altro. Per fortuna – continua il genitore – è intervenuto un adulto in loro difesa. Come possiamo accettare che i nostri figli, in questa città, non siano più liberi di uscire la sera?".
Nei giorni scorsi uno studente 24enne è stato aggredito praticamente nello stesso punto e rapinato. Il giovane avevo appena finito di prendere un aperitivo con gli amici sui viali e stava tornando a casa quando, sotto al viale alberato, è stato raggiunto da tre giovani, sui vent’anni o poco meno, sicuramente nordafricani. "I tre hanno iniziato a chiedermi se avessi qualche euro da dargli – ha raccontato lo studente – davanti al mio secco rifiuto hanno iniziato a dirmi: fammi vedere il portafoglio". A denunciare la pericolosità del parco sono gli stessi titolari dei chioschi.
"E’ un gruppo noto, ormai: dormono nel vecchio Habanero. Quando viene buio iniziano a girare in bicicletta: sono sei o sette, tutti ragazzi giovanissimi, tra i 17 e i 20 anni e tutti nordafricani - spiega Gian Paolo Riccardi, gestore del Zooky cafè. E’ così da questa estate ma quando ne blocchi uno, arrivano in gruppo e, a mo’ di vendetta rubano i cocktails ai clienti mentre si trovano seduti ai tavoli. Da me hanno rubato anche un telefonino. Li abbiamo rincorsi, ma poi tornano in gruppo. Il problema è: sai poi se sono armati? Io no. Quello che so è che sono una banda che stazione nella baracchina dell’ex Habanero. Appena cala il sole, salgono in sella alla bicicletta e prendono di mira i clienti dei locali; noi abbiamo cercato di aumentare l’illuminazione ma serve a poco. Questo gruppo è pericoloso e temiamo il peggio: noi, quando chiudiamo, accompagniamo le ragazze alle macchine ma tra poco farà buio presto. Il parco, nonostante la nostra presenza, è molto insicuro. Figuriamoci se non ci fossimo noi".
"Le minacce e le aggressioni avvengono spesso dalla parte del teatro – conferma Venturelli, titolare di Bobotti – Noi facciamo il massimo per presidiare. Poco tempo fa sono venuti a rifugiarsi da noi quattro ragazzi, minacciati da un coetaneo con un pezzo di ferro. Il balordo è stato poi arrestato’.