Enrica Manenti, già consigliera comunale a Modena e attualmente candidata al consiglio regionale per il Movimento 5 Stelle, ha commentato con entusiasmo l’apertura del nuovo centro per lo sviluppo digitale, le Fabbriche Binarie, inaugurate il 31 ottobre presso le ex-Poste in via Nicolò dell’Abate 66.
"Si tratta di un tassello fondamentale per l’innovazione economica e sociale della nostra città".
Poi però ha aggiunto: "È necessario che questa innovazione venga estesa a tutta la popolazione modenese per renderla davvero inclusiva".
Secondo il Movimento 5 Stelle, l’innovazione tecnologica deve infatti essere affiancata "da iniziative concrete di educazione e formazione digitale accessibili a tutti i cittadini, dalle scuole elementari fino alla terza età. Già nel programma delle recenti elezioni amministrative di Modena, proposto dal sindaco Mezzetti, era stato inserito un importante impegno per potenziare il ruolo dei facilitatori digitali, figure chiave per agevolare l’accesso ai servizi digitali da parte della popolazione".
Manenti suggerisce inoltre un approccio intergenerazionale, "proponendo che i giovani possano utilizzare le loro competenze digitali per supportare gli anziani, ad esempio, in caso di immobili pubblici, con un sistema di sconti sugli affitti in cambio del loro aiuto agli over 65. Un’idea che valorizza sia i giovani che gli anziani e che può avere un forte impatto sociale".
Nel programma dell’alleanza per le elezioni regionali, la candidata dei pentastellati evidenzia "l’importanza di una trasformazione digitale democratica e inclusiva. Il digitale deve essere uno strumento per alimentare la partecipazione, superare le disparità di genere e generazionali e fornire competenze concrete ai cittadini di ogni età".
In quest’ottica, il Movimento 5 Stelle prevede "investimenti significativi per la diffusione delle competenze digitali su tutto il territorio regionale".
Trasparenza, partecipazione democratica e diffusione dell’informazione "sono da sempre i pilastri del Movimento 5 Stelle e continueremo a batterci affinché la rivoluzione digitale possa coinvolgere e supportare ogni cittadino, rendendo Modena e la nostra regione un modello di innovazione realmente accessibile a tutti".
r.m.