Non era un caso che la maggior parte di ‘utenti’ del servizio fosse straniera: col miraggio di "un percorso facilitato per affittare un immobile", insieme a uno "sconto sostanzioso" promesso sul canone, tutti o quasi versavano 250 euro per "un foglietto con una decina di numeri di telefono". Alla fine, si sono rivelati soldi buttati. È la storia di un’agenzia immobiliare-non agenzia, come la chiama Federconsumatori, attiva fino a qualche tempo fa a Modena.
Operava in via Verdi, nell’area del viale Ciro Menotti, ma ora l’insegna è sparita e i telefoni squillano a vuoto. Si chiamava ’Casa Veloce’ e online presentava diverse sedi in Italia, tranne proprio quella modenese. Tuttavia, qualcuno aggiorna quotidianamente le inserzioni relative a Modena, che appaiono in rete. Inserzioni di appartamenti in affitto a prezzi spesso ridottissimi: una volta aperta l’inserzione, come per magia, "l’appartamento di 130 metri quadri in affitto" in città, a 420 euro, si trasforma in "una semplice stanza in affitto". Mancano le foto, perché Casa Veloce non ha immobili da affittare ma semplicemente raccoglie in rete informazioni su immobili in affitto, come se non ce ne fossero già. In pratica la fantomatica agenzia rimbalzava offerte ’vecchie’ provenienti da altri siti e le vendeva come nuove, facendosi pagare i contatti a peso d’oro, con la promessa a chi cercava casa che tra quei numeri di telefono avrebbero trovato l’appartamento giusto. Federconsumatori, l’associazione presieduta da Marzio Govoni (nella foto), sta seguendo la questione e invita chi ha versato i 250 euro a farsi vivo, ma più in generale osserva: "Questo è il caso dell’agenzia-non agenzia, ma cosa succede nelle vere agenzie immobiliari a Modena? Sono molti i segnali negativi. Si tratta di un settore composto da una infinità di soggetti, probabilmente troppi, dove non sono rare l’improvvisazione degli operatori e la scarsa professionalità. In particolare vengono segnalate informazioni scorrette ed insufficienti, ma anche notizie importanti nascoste all’acquirente, clausole vessatorie, provvigioni ’ballerine’, costi eccessivi per il servizio fornito.
Si intuiscono probabili accordi di cartello, almeno in alcune aree della provincia, per mantenere provvigioni elevate. Troppo spesso i clienti, acquirenti e venditori, sembrano essere visti solo come un pollo da spennare. Federconsumatori ne parlerà prossimamente; per il momento chi avesse versato 250 euro a Casa Veloce, senza trovare una casa in affitto, può rivolgersi a noi".