Una sequenza di segni meno per il mercato immobiliare dell’Emilia-Romagna nel primo semestre del 2024, secondo la rilevazione di Tecnocasa. Con la sola eccezione di Ferrara e Rimini, le compravendite sono diminuite ancora in tutte le città della regione. Le riduzioni maggiori a Forlì (-13,8%, compensato da una lieve crescita in provincia, +1,4%), Ravenna (-9,9% in città, -1,4% nel resto del territorio) e Piacenza (-6,9% nel capoluogo, -11,2% in provincia). Flettono le compravendite anche a Bologna, meno in città (-2,5%, 2.745 contro le 2.806 del primo semestre del 2023), di più nel resto dell’area metropolitana (-4,5%).
Lieve crescita a Ferrara città (+0,7%, ma -2,8% fuori dalle mura), mentre il mercato più dinamico si rivela quello riminese con un aumento delle operazioni dell’8% in città e del 2,8% ne resto del territorio. Le compravendite, invece, calano a
Modena città registra. forse anche a causa dei prezzi alle stelle, un -1,3%, ma non nella provincia, che mette a segno un +9,2%. Segno che c’è una fuga evidente dalla città dove i costi al metro quadro hanno raggiunto livelli esagerati e una predilezione per la provincia dove ancora è possibile acquistare un appartamento a prezzi abbordabili.
Flette anche Parma, con un calo che riguarda il capoluogo (-3,9%) così come la provincia (-2,8%). Infine Reggio Emilia, dove le compravendite diminuiscono del 2,3% in città e del 2,2% nel resto dei comuni.
Intanto Federconsumatori informa che "ha chiuso improvvisamente, nei giorni scorsi, la sede modenese di Trova Affitto. Sulla serranda della filiale di via Verdi 14 è apparso un biglietto con un numero di telefono, al quale però non risponde nessuno. Diverse le persone che si sono rivolte a Federconsumatori per segnalare la cosa. Per altri canali abbiamo ottenuto la conferma della chiusura definitiva, per motivi organizzativi, della sede modenese. Su diversi portali immobiliari si presentava un pacchetto importante di immobili in affitto, quasi sempre a costi notevolmente al di sotto di quelli del mercato cittadino e provinciale. A chi contattava Casa Veloce venivano chiesti 250 euro per stipulare un contratto di servizi per alcuni mesi; un tempo nel quale l’agenzia-non agenzia si impegnava a fornire indirizzi di soggetti disponibili all’affitto. Superfluo dire che le inserzioni che avevano portato il cliente a rivolgersi alla sede di via Verdi non erano più disponibili, e che la grandissima maggioranza delle persone riceveva numeri di telefono spesso inutilizzabili, comunque distantissime dalle proprie richieste per luogo e costi. Va detto che Casa Veloce specificava di non essere una agenzia immobiliare ma un mero segnalatore di inserzioni, per lo più recuperate nel Web. Il metodo è continuato, nella stessa sede, con altre insegne; già nel 2020 Casa Veloce diventava Affitto Privato e successivamente si trasformava in Trova Affitto. Ora Federconsumatori Modena è in campo per ottenere la restituzione dei 250 euro versati dai clienti modenesi di Trova Affitto, soggetto che continua la sua attività in altre province".