REDAZIONE MODENA

Addio all’infermiera Fabbri, 30 anni al fianco dei malati

Si è spenta a 53 anni, cordoglio al Santa Maria Bianca: "Dedizione e professionalità"

Lutto nella sanità della bassa modenese: lunedì pomeriggio è morta, a soli 53 anni, Mariangela Fabbri, infermiera, per oltre 30 anni al servizio dei pazienti del territorio mirandolese presso l’Ortopedia prima nella sede di Concordia, poi in quella di Mirandola al Santa Maria Bianca, per poi giungere all’Area chirurgica omogenea e, negli ultimi tempi, alla Medicina post-acuti. Mariangela, che lascia il marito e una figlia di 24 anni, ha lottato contro una malattia che in pochi mesi purtroppo l’ha portata via.

Grande il dolore in tutti coloro che l’hanno conosciuta e apprezzata, sia a livello umano che professionale.

"L’ospedale era la sua seconda casa – racconta commossa la cognata –. Era per me collega, amica, oltre che cognata.

Stiamo ricevendo attestati di affetto e stima da parte di tutti i suoi colleghi e desideriamo, come famiglia, ringraziare tutto il personale del Santa Maria Bianca per la vicinanza e il sostegno".

Solare, disponibile, sorridente, capace di trovare sempre la parola giusta per tutti: così viene ricordata Mariangela che ha lasciato un grande vuoto.

"La Direzione dell’Azienda USL di Modena e i professionisti dell’ospedale Santa Maria Bianca di Mirandola si uniscono al dolore dei familiari – fanno sapere dall’Ausl –. I colleghi che hanno lavorato con Mariangela la ricordano con grande affetto, per la capacità di vivere l’ambiente ospedaliero come una vera e propria famiglia, alla quale si è sempre dedicata con dedizione, impegno e grande professionalità.

La passione per il proprio lavoro e per i propri pazienti – fa sapere l’Ausl – si è manifestata fino all’ultimo, testimoniata anche dalla scelta, condivisa dalla famiglia, della donazione delle cornee".

Stasera alle 19.15 alle camere ardenti dell’ospedale di Mirandola verrà recitato il rosario, mentre i funerali si svolgeranno domani, con partenza alle 9.30 del corteo dalle camere ardenti per raggiungere il Duomo di Mirandola.

Maria Silvia Cabri