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Addio a Gian Fedele Ferrari: "Ha dato tanto alla nostra città"

Carpi, fu presidente della Fondazione Cr per 13 anni e fondatore della Sicem. "Uomo di grande passione"

Addio a Gian Fedele Ferrari: "Ha dato tanto alla nostra città"

Gian Fedele Ferrari è morto a novant’anni. Il figlio: «Papà mi ha trasmesso tanto»

Quella che lascia a Carpi è una ‘eredità’ importante, fatta di opere e di concetti. La città è in lutto per la morte del Cavaliere del Lavoro Gian Fedele Ferrari, venuto a mancare la notte scorsa all’età di 90 anni. Imprenditore e uomo di finanza, Ferrari, con la moglie Silvana aveva dato vita allo storico maglificio Sicem, dal quale prese vita il brand il Marchese Coccapani. Ma oltre all’attività imprenditoriale lo si ricorda anche come storico presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi che ha guidato per tredici anni e tre mandati, a partire dal 2001 fino al 2014. "Papà mi ha trasmesso il senso dell’importanza della famiglia, che per lui veniva prima di tutto – racconta il figlio Giorgio –. E’ stato per me un punto di riferimento e ne ho sempre apprezzato non solo le doti imprenditoriali, ma soprattutto umane. Un uomo di grande cuore che ha sempre voluto fare il meglio per la sua città cui era molto legato".

L’attuale presidente della Fondazione Cr Carpi, Mario Arturo Ascari, ricorda come "sotto la sua guida di Ferrari l’ente ha vissuto un periodo di straordinario sviluppo, rafforzando il proprio impegno verso il territorio e diventando un motore di innovazione, cultura e solidarietà", elencando alcuni dei suoi interventi, dalla "particolare attenzione al potenziamento della sanità locale, con interventi significativi come l’avvio del reparto di radioterapia al Ramazzini, struttura fondamentale che ha reso possibile offrire trattamenti oncologici avanzati direttamente sul territorio, alle intuizioni più lungimiranti come l’acquisizione e il recupero dell’Auditorium San Rocco, e della vasta area verde di Parco Santacroce e la creazione della Casa del Volontariato".

Dopo il sisma del 2012, "in risposta ai bisogni dei comuni di Novi e Soliera, ha reso possibile dotare quei territori di nuovi spazi culturali dedicati alla comunità, da cui sono nati il PAC di Novi e l’Habitat di Soliera. Il Cavaliere ci lascia un esempio di leadership illuminata e un’impronta indelebile non solo nell’istituzione che ha guidato, ma in tutta la nostra comunità". Parole di riconoscenza anche da parte del sindaco Riccardo Righi: "Un uomo che ha dato tanto alla nostra città, coniugando la sua visione strategica con un impegno costante verso la comunità. Tra le sue intuizioni più importanti, il Campus della Moda, progetto che non ha avuto lo slancio aspettato ma che oggi, ripensato insieme alla città, potrebbe rappresentate una grande opportunità per il rilancio del nostro distretto". Le esequie funebri, curate dalle onoranze Gibellini, si svolgeranno in forma privata.

Maria Silvia Cabri