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Addio a Francesco Pioppi, 3 anni di gioia insegnati a tutti

Durante le esequie funebri di Francesco Pioppi, il parroco di San Giuseppe Artigiano ha sottolineato come il bambino abbia insegnato che è possibile stare bene anche in un mondo pieno di pericoli. Il dolore è devastante ma, come insegna San Paolo, c'è lo sguardo di Gesù che ci aiuta a non soccombere.

Addio a Francesco Pioppi, 3 anni di gioia insegnati a tutti

"Francesco era un bambino allegro, curioso, vivace e simpatico: nei suoi tre anni, non solo ha imparato, ma ci ha anche insegnato che esiste un mondo di gioia in cui è possibile sorridere e stare bene". Sono state parole di conforto e di speranza quelle che don Carlo Bellini, parroco di San Giuseppe Artigiano, ha pronunciato ieri durante le esequie funebri di Francesco Pioppi, il bimbo di quasi 3 anni morto lunedì sera dopo un’accidentale caduta nella piscina di casa a Sant’Antonio in Mercadello. Per espresso desiderio della famiglia, il funerale si è svolto in forma privata, alla presenza solo dei parenti e degli amici più cari. "Chiunque ha avuto la fortuna di conoscere Francesco – ha proseguito il parroco – si porterà dietro un dolore grande, la vita cambierà, sarà diversa. Lui però ci ha insegnato, con il suo sorriso e la sua gioia, che è possibile stare bene, pure in un mondo fatto di pericoli. Dunque, vivere con paura e sensi di colpa ora non serve, le disgrazie non hanno l’ultima parola: l’ultima parola è quella della gioia. Accanto alle disgrazie, come San Paolo ci insegna, c’è lo sguardo di Gesù che ci aiuta a non soccombere. Il dolore per questa morte è devastante ma dobbiamo affidarci alla Resurrezione. Francesco nei suoi sorrisi ci ha insegnato anche questo, riempiendo di gioia i suoi tre anni". All’uscita del feretro dalla chiesa, sono stati fatti volare in cielo tanti palloncini, bianchi e colorati.

Maria Silvia Cabri