REDAZIONE MODENA

Addio a Borghi, calciatore dal cuore d’oro

La comunità di Casinalbo piange la scomparsa di Alessandro Borghi, giovane talento del calcio, vittima di una terribile malattia. Ricordi e omaggi per un ragazzo amato e rispettato da tutti

Addio a Borghi, calciatore dal cuore d’oro

La comunità di Casinalbo piange la scomparsa di Alessandro Borghi, giovane talento del calcio, vittima di una terribile malattia. Ricordi e omaggi per un ragazzo amato e rispettato da tutti.

Modena, 4 dicembre 2024 – "Una notizia terribile, un dolore immenso, un grave lutto per la comunità di Casinalbo, per l’Audax. Si è spento oggi, dopo strenua lotta contro una terribile malattia, Alessandro Borghi, 24 anni, cresciuto calcisticamente nella giovanile dell’Audax per poi passare ad altre categorie superiori fino a raggiungere la serie A in Gibilterra. Un grande affettuoso abbraccio alla sua Famiglia, alla Mamma, al Papà, ai suoi fratelli".

Con queste righe la società Audax ricorda l’atleta scomparso dopo aver lottato come un guerriero contro un male che non gli ha lasciato scampo. Sul profilo social della società decine e decine di commenti di amici che hanno ricordato Borghi, un ragazzo sempre sorridente, di buona famiglia ed educato con tutti. Un talento che si è arrestato a causa di una terribile malattia. Nei tanti commenti c’è chi non nasconde il proprio dispiacere: "Un dolore immenso per chi ti ha conosciuto. Ciao Alle", sottolinea uno dei tanti giovani legati a Borghi fin dall’infanzia. C’è anche chi non riesce a capacitarsi: "Un dolore grande per tutti noi. Ci mancherà infinitamente il tuo sorriso caro Alessandro ,mai avrei voluto vedere questo post. Un abbraccio forte a tutta la famiglia".

Uno dei suoi compagni di squadra lo ricorda così: "Era un’ala sinistra molto tecnica e di grande velocità. La sua generosità in campo e fuori era un esempio per tutti noi. Quando se ne andò per approdare a categorie superiori, ero sicuro che avrebbe fatto tanta strada, grazie alle sue doti che non rivedevo in nessuno di noi. Era il migliore, ma nonostante tutto restava umile. Sorrideva sempre, anche di fronte alle provocazioni. Non l’ho mai visto arrabbiarsi con nessuno". E ancora: "Perderlo è stato per tutti noi un colpo al cuore. La sua famiglia gli è stata sempre vicina, non l’hanno mai abbandonato; anzi lo hanno sorretto sempre nel corso della sua vita. Anche in questo periodo in cui la malattia lo ha colpito. Ci mancherà tantissimo. Scendere nel campo del nostro paese non sarà più lo stesso, sapendo che lui non c’è più".