Addio a Bianchi, l’ultimo partigiano di Montefiorino

Avrebbe compiuto 99 anni il prossimo 29 dicembre. Era l’ultimo partigiano di Montefiorino che aveva partecipato alle battaglie che portarono alla nascita della Repubblica di Montefiorino, il territorio libero che durante la Resistenza si autoproclamò indipendente e lo restò dal 17 giugno al primo agosto 1944

Roberto Bianchi, l’ultimo partigiano di Montefiorino

Roberto Bianchi, l’ultimo partigiano di Montefiorino

Modena, 17 dicembre 2023 – Si è spento ieri Roberto Bianchi, classe 1924 che avrebbe compiuto 99 anni il prossimo 29 dicembre. Era l’ultimo partigiano di Montefiorino che aveva partecipato alle battaglie che portarono alla nascita della Repubblica di Montefiorino, il territorio libero che durante la Resistenza si autoproclamò indipendente e lo restò dal 17 giugno al primo agosto 1944; comprendeva zone appenniniche delle province di Modena e di Reggio Emilia. Era ricoverato da una settimana all’ospedale di Baggiovara.

Originario di Tia, sopra a Farneta di Montefiorino, aveva lavorato per una trentina di anni a Milano e, una volta in pensione, agli inizi degli anni Cinquanta ritornò nella sua terra natale. Quattro anni fa, con la moglie, con la moglie Lina, che ora ha 93 anni, era andato a vivere a Frassinoro dalla figlia Alba.

L’8 settembre 1943, giorno dell’armistizio, Roberto Bianchi era militare. Fuggì, raggiunse il suo paese e si diede alla macchia e si unì ai partigiani che operavano in quel territorio. Risulta partigiano combattente dall’1 maggio 1944, con la brigata comandata da Cesario Palandri, ‘Balin’, e in seguito passò alla Zambelli. Operava a Peschiere, sopra a Farneta, ed ebbe comandante il famoso ‘Uragano’, Fermo Melotti, medaglia d’oro al Valor militare.

Fra i principali combattimenti a cui partecipò risultano Toano il 30 luglio 1944, Quara il 15 ottobre 1944, Mocognano l’8 gennaio 1945 e l’attacco sulla via Giardini il 10 marzo 1945. "Mio padre parlava di frequente della sua esperienza partigiana – racconta la figlia Alba -. Era molto orgoglioso di questo periodo della sua vita, come lo era di tutto quello che faceva. Ci raccontava di bombardamenti fra il reggiano e il modenese e di qualche altro episodio. Rischiò la vita più di una volta. Era una persona molto socievole, legata alla sua terra, alla gente di qua". I funerali si svolgeranno lunedì alle 15 nella chiesa di Frassinoro.

Walter Bellisi