EMANUELA ZANASI
Cronaca

Accoltellato sul bus. Al via il processo: "Giustizia per mio figlio. Non posso perdonare"

Il ragazzo, ora 18enne, da mesi è in cura per le ferite inferte al collo. La madre Saskia: "Medicazioni continue, per lui resta un trauma a vita". La famiglia è parte civile: l’arrestato sarà giudicato con rito abbreviato

La madre Saskia: "Medicazioni continue, per lui resta un trauma a vita"

La madre Saskia: "Medicazioni continue, per lui resta un trauma a vita"

Modena, 9 ottobre 2024 – "Jordan sta migliorando ma la strada è ancora molto lunga per mio figlio". Saskia Wink è la madre del ragazzo, minorenne all’epoca dei fatti, accoltellato su un autobus mentre tornava da scuola il 17 gennaio scorso. Ieri mattina in tribunale per la prima volta si è trovata davanti il giovane accusato della brutale aggressione, un ventenne che venne arrestato immediatamente dopo il fatto. Deve rispondere di rapina aggravata, tentato omicidio e porto d’armi. Saskia era in aula come parte civile. "Per me è stato un momento molto difficile vederlo – ha detto al termine dell’udienza – non ero pronta ma secondo me non sarò mai pronta come madre per affrontare questa persona, da lui e dalla sua famiglia non abbiamo mai avuto un segnale; non posso perdonarlo, almeno non ora".

Ieri mattina è stata accolta la richiesta della difesa, l’avvocato bolognese Luigi Milito, per il rito abbreviato ed è stato incardinato il processo davanti al giudice Alessandra Sermarini che ha rinviato discussione e sentenza a venerdì prossimo. Lo studente, allora diciassettenne (è diventato maggiorenne pochi giorni fa), venne aggredito improvvisamente dal giovane che sedeva dietro a lui su un autobus che stava percorrendo viale Molza. Il ventenne, di origini straniere ma nato in Italia, voleva rapinarlo del portafogli puntandogli il coltello contro, appena il ragazzo si è alzato è stato colpito alla schiena, al collo e al volto, con dei fendenti.

La prontezza del conducente che ha fermato subito il mezzo facendo scendere tutti i passeggeri e il tempestivo intervento del 118 e della polizia locale hanno chiuso il cerchio in breve tempo. L’aggressore era ancora a bordo del bus ed è stato subito arrestato. Da allora si trova in carcere. Nonostante avesse manifestato disturbi del comportamento, la perizia psichiatrica disposta in sede di incidente probatorio ha stabilito che il giovane è capace di intendere e di volere. Per Jordan invece, che è stato sottoposto a diversi interventi chirurgici, è un percorso lungo e difficile. La coltellata al collo ha leso un nervo e anche una mano è stata danneggiata dalla lama nel tentativo di difendersi. "La paralisi che ha al viso pian piano sta migliorando, siamo sulla buona strada ma c’è ancora molto da fare; un occhio resta aperto e la bocca è ancora storta, occorrono medicazioni continue per l’occhio e tanta fisioterapia – ha spiegato la madre – quando Jordan sorride non si riesce a vedere". Jordan sta facendo un percorso anche psicologico, ha spiegato ancora Saskia, ha ricominciato presto la scuola (frequenta il Dante Alighieri) e professori e compagni sono stati un grande aiuto. Da poco ha ripreso l’autobus per andare a scuola ma mai senza amici o conoscenti. "Parla poco di quanto accaduto – ha aggiunto la madre – chiede soltanto giustizia per quello che gli è successo; come la chiediamo noi perché per nostro figlio è un trauma a vita". Ieri Jordan non era presente in aula ma, attraverso il suo legale, l’avvocato Luca Pastorelli, sarà parte civile nel processo insieme alla madre, rappresentata dall’avvocato Henrich Stove. "Il lavoro della procura e della giustizia modenese ha permesso tempi brevi per il processo – ha commentato il legale della donna – ora ci attendiamo l’esito giusto con la dichiarazione di responsabilità equilibrata alla gravità del fatto".