Modena, 4 novembre 2024 – “Serve un maggiore presidio di alcune aree della città”. Turbato dall’ennesimo episodio violento (“molto grave”), il sindaco Massimo Mezzetti misura le parole e il tono istituzionale, ma tra le righe traspare insofferenza.
Esprime un ringraziamento ai titolari del locale ’Ai Cappuccini’ “perché hanno evitato conseguenze peggiori alla incolumità del ferito”. E poi riferisce di aver parlato con il prefetto Fabrizia Triolo: “Ci incontreremo nelle prossime ore e nell’occasione le sottoporrò nuovamente la necessità di maggiore presidio di alcune aree della città tra cui quella del parco Novi Sad e dell’Autostazione dove si sono verificati gli episodi degli ultimi giorni ai danni degli autisti Seta e di studenti. Intendiamo affrontare la fondamentale questione della sicurezza con il coordinamento di tutte le istituzioni, ognuna impegnata nelle rispettive competenze”.
L’auspicio è un giro di vite sulla sicurezza, ma l’intento è anche attivare iniziative di cosiddetta ‘occupazione democratica’, come aveva detto a settembre alla Festa dell’Unità il primo cittadino a proposito della necessità di organizzare eventi con maggiore periodicità in alcune zone, tra cui il Novi Sad, e prevedere magari anche l’apertura di nuovi locali commerciali. Così da incrementare la presenza di cittadini in questi luoghi e restituire alla città questi spazi allontanando le cattive frequentazioni.
L’opposizione tuttavia parte alla carica. Antonio Platis, candidato di Forza Italia, prende di mira l’assessora Alessandra Camporota chiedendone le dimissioni: “Ancora una volta, su un fatto gravissimo che riguarda immigrati delinquenti e senza scrupoli, registriamo il desolante silenzio del super assessore alla sicurezza. L’ex prefetto che per anni ha coordinato e gestito l’immigrazione a Modena e ha presieduto il Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica, non ha evidentemente nulla da dire”. Piergiulio Giacobazzi, anche lui candidato di Forza Italia, sottolinea come “immigrati violenti tengono la città sotto scacco, a Modena servono misure straordinarie per trattenimenti ed espulsioni. Lo sforzo della politica e delle istituzioni deve puntare a modificare questo stato di cose e a garantire che gli autori di gesti violenti abbiano la matematica certezza di non rivedere né la Ghirlandina né il nostro Paese”.
Per il candidato della Lega Giovanni Bertoldi “le forze di polizia devono essere poste in condizione di neutralizzare potenziali minacce. Compresa la possibilità di procedere con il fermo di polizia per chiunque porti un coltello in luogo pubblico e con l’utilizzo del taser”. Mentre per il Partito democratico, la candidata alle Regionali Ludovica Carla Ferrari rileva come sia “quasi superfluo ricordare all’attuale governo che la Questura in fascia A sarebbe di grande aiuto. È poi necessario attivare anche altre azioni educative e culturali”.
Per il capogruppo di Fd’I Luca Negrini invece “il Partito democratico che governa Modena da 70 anni continua in tema di sicurezza a nascondersi dietro alla questura in fascia A fingendo di aver trovato la risposta a tutti i mali, senza tenere conto degli arrivi in termine di unità sul territorio”.
g.a.