
La vittima venne anche bastonata
Accoltellato, bastonato quasi a morte e abbandonato sul ciglio della strada. Il presunto responsabile, un marocchino di 34 anni era stato arrestato poco dopo dai carabinieri per tentato omicidio e ieri, nei suoi confronti, è stato incardinato il rito abbreviato condizionato all’audizione di un testimone. L’udienza è stata rinviata al 15 maggio.
L’episodio risale alla notte del 14 aprile dello scorso anno. La vittima, coetanea e connazionale dell’aggressore, regolare sul territorio era stata aggredito per strada dall’imputato, per futili motivi. Infatti – è emerso in seguito – i due erano coinquilini e la lite era partita all’interno dell’abitazione che condividevano per una luce lasciata accesa dalla vittima. Dalle parole l’aggressore era passato alle mani per poi impugnare un coltello e ferire il 34enne, raggiunto in strada, dove aveva cercato di fuggire. Qui l’uomo era stato poi preso a bastonate in testa e lasciato agonizzante in mezzo alla strada.
I carabinieri, avvisati da un altro connazionale avevano trovato il ferito a terra, in un lago di sangue nei pressi della cascina dove i due vivevano, a Sant’Antonio appunto. Lo straniero era rimasto ricoverato a lungo in rianimazione mentre l’aggressore, finito a processo per tentato omicidio, era stato individuato poco dopo e arrestato. Oggi è in carcere. La parte offesa non si è ripresa del tutto. Ora è ospite di una struttura in dimissione protetta a Bologna: ha postumi che potrebbero essere permanenti. Si è costituito parte civile nel procedimento.