Accoglienza, nasce il progetto in famiglia

Carpi, l’Unione Terre d’Argine lancia un’iniziativa sperimentale per favorire l’integrazione dei rifugiati attraverso i nuclei familiari

Accoglienza, nasce il progetto in famiglia

Accoglienza, nasce il progetto in famiglia

‘Da rifugiati a membri della comunità: progetto sperimentale di accoglienza in famiglia dei minori stranieri non accompagnati’: questo il nome dell’incontro promosso ieri dall’Unione delle Terre d’Argine in occasione della Giornata Internazionale del rifugiato. Come affermato dal vice prefetto Giulia Di Fiore, nel corso del 2023 sono state accolte nella provincia di Modena 1580 persone: di queste 172 sono attualmente a Carpi, 43 a Soliera e 21 a Novi. La quasi totalità degli accolti sono uomini singoli. Le prime tre nazionalità per provenienza sono Bangladesh, Pakistan e Costa d’Avorio. I minori stranieri non accompagnati provenienti da sbarco in Unione Terre d’Argine sono a oggi 14. Per l’Unione Terre d’Argine è intervenuta la presidente Daniela Tebasti che ha fatto il punto sui servizi di accoglienza con la restituzione di dati positivi sulla seconda accoglienza che l’Unione attraverso il progetto SAI offre ai titolari di protezione internazionale, una volta usciti dal primo momento di accoglienza straordinaria (Cas) che organizza la prefettura. "Con riferimento al 2023 – ha proseguito Tamara Calzolari, assessore all’Integrazione socio-sanitaria e all’Accoglienza – in tema di occupazione i beneficiari del progetto SAI hanno usufruito di iniziative di formazione linguistica, professionale e di inserimento lavorativo, per consentire un’integrazione in modo compiuto e legale nella nostra comunità. A livello di numeri, sono transitati 60 utenti nel progetto Sai, 32 dei quali hanno ora un contratto di lavoro". Delle persone ancora accolte, 42 sono maggiorenni; di questi 18 lavoratori hanno un contratto di lavoro attivo e sono impiegati nei seguenti settori: 2 nella ristorazione/turismo, 3 industria (tessile), 4 commercio, 5 industria (logistica, facchinaggio, metalmeccanica), 4 altro settore (multi-servizi). Dei 18 già usciti dal progetto, 14 hanno un rapporto di lavoro in essere (77%). "Per quanto riguarda il tema casa – ha sottolineato Calzolari - su 18 utenti usciti alla fine del 2023, 15 hanno avuto un regolare contratto d’affitto per una casa o una stanza e, di questi, 8 sono rimasti nel territorio dell’Unione". Quest’anno un focus particolare è stato posto al tema dei minori stranieri non accompagnati, come emerso dalla testimonianza di tre ragazzi provenienti da Gambia e Guinea ospitati nella struttura di accoglienza straordinaria realizzata lo scorso anno a Carpi per far fronte all’ondata degli arrivi e gestita dalla cooperativa Caleidos, rappresentata dall’educatrice Elena Polimena. "Partendo da questa esperienza di comunità e raccogliendo la proposta delle operatrici dei servizi sociali dell’Area minori . hanno concluso Tebasti e Calzolari - l’Amministrazione rilancia l’idea di far partire un progetto di accoglienza e affido in famiglia, come previsto dal Regolamento affidi approvato quest’anno. Pensiamo sia importante coinvolgere le famiglie dell’Unione in un progetto di affiancamento dei ragazzi che sono arrivati, che portano un grande bisogno di punti di riferimento come tutti gli adolescenti e restituiscono una grande esperienza di umanità e di voglia di essere parte attiva della nostra comunità".

Maria Silvia Cabri