Le avrebbe più volte premuto la mano sulla bocca per impedirle di gridare poi, dopo averle strappato i vestiti, l’avrebbe violentata.
Stupri a cui l’avrebbe barbaramente sottoposta anche davanti al figlioletto di tre anni.
E’ finito a processo con le pesanti accuse di violenza sessuale e maltrattamenti in famiglia un tunisino di 37 anni.
I fatti si sarebbero verificati a Spilamberto nel periodo compreso tra luglio e ottobre dello scorso anno e da allora, ovvero da quando la giovane vittima ha presentato denuncia, l’imputato si trova rinchiuso in carcere. Ieri, in aula, davanti al collegio sono stati sentiti diversi testimoni: il fratello della presunta vittima, che ha 24 anni e altre due persone.
Non vi sarebbero riscontri sanitari: la donna, infatti, avrebbe taciuto a lungo le terribili violenze tra le mura domestiche.
In più occasioni, però, secondo la vittima il marito l’avrebbe costretta a subire i rapporti sessuali davanti agli occhi del figlioletto che, all’epoca dei fatti, aveva appena tre anni.
Dopo mesi di angherie, a luglio dello scorso anno la giovane, temendo per la propria incolumità aveva così deciso di rivolgersi ai carabinieri, denunciando quanto avveniva tra le mura di casa e quanto era costretta a subire.
Dopo di che era stata sottoposta a visite e accertamenti in ospedale. A seguito delle indagini scattate immediatamente da parte dell’Arma, nei confronti dell’imputato era stata quindi emessa l’ordinanza di custodia cautelare in carcere, mentre la giovane e il figlioletto erano stati posti sotto protezione.
Ora l’imputato rischia una condanna pesante.