Destinare già nel prossimo bilancio risorse adeguate a sostenere il diritto allo studio e affrontare la lotta contro la dispersione scolastica. È la principale richiesta che il Consiglio comunale rivolge all’Amministrazione approvando la mozione sulla lotta alla povertà educativa e alla dispersione scolastica presentata dal Pd e trattata insieme all’interrogazione di Fratelli d’Italia sulla gestione e le attività del Centro educativo Memo, a cui ha risposto l’assessora alle Politiche educative Federica Venturelli.
Il documento, presentato da Federica Di Padova (nella foto) del Pd , è stato approvato con anche il voto a favore di Avs, Pri-Azione-Sl, M5s, Spazio democratico e Modena Civica e quello contrario di Fratelli d’Italia, Modena in ascolto, Lega Modena e Forza Italia.
La mozione evidenzia come l’abbandono scolastico registri in Italia una delle incidenze più elevate d’Europa. Tra le cause "anche le condizioni socioeconomiche delle famiglie, rispetto alle quali Regione e Comune hanno adottato specifiche politiche di welfare, in risposta a situazioni derivanti, per esempio, dal caro libri e trasporti. Pertanto, oltre a richiedere ulteriori risorse nel prossimo bilancio, la mozione chiede di perseguire il sostegno all’istruzione dei ragazzi anche attraverso la formazione di reti tra scuole ed enti territoriali, l’apertura degli istituti in orario extracurriculare e progetti dedicati all’educazione all’affettività e alla riduzione del divario tra studenti italiani e stranieri.
Nel corso della seduta sono stati resi noti i numeri di Memo, il servizio per sostenere ragazzi e famiglie nella scelta della scuola superiore e nel riorientamento in situazioni in cui gli studenti vivono con difficoltà l’ambiente scolastico, il tipo di studi o l’impegno richiesto. Nell’anno scolastico 2023-2024 sono stati 700 gli accessi allo sportello Informa famiglie scuola, 27 quelli allo sportello di consulenza educativa A più voci, 35 da giugno ad agosto quelli allo sportello Digitale facile e 65 gli accessi con colloquio allo Sportello Orientamento di Memo.
Per Elisa rossini di Fratelli d’Italia "gli accessi sono pochi se si considera che l’analisi condotta dal ministero dell’Istruzione ha rilevato che l’Emilia Romagna è la prima regione del Nord per dispersione, con un dato di abbandoni pari al 18,1%, alle spalle soltanto Sicilia, Campania e Sardegna e Modena è in linea con questi dati allarmanti. Abbiamo sollecitato l’applicazione del decreto Caivano che prevede la segnalazione delle assenze superiori a 15 giorni da parte dei dirigenti scolastici al responsabile dell’adempimento dell’obbligo di formazione e, a seguire in caso di ulteriore inadempimento, la segnalazione al sindaco il quale procede con l’ammonizione al responsabile. Solo in caso di reiterato inadempimento scatta la sanzione penale. Per tutta risposta ci è stato detto che qui da noi non si applica questa procedura. Tale atteggiamento da parte di un membro della giunta è inaccettabile. La legge c’è e va applicata come per altro già accade in altri comuni".