
La stagione 2021 delle ciliegie di Vignola si apre con un’autentica novità: un vero e proprio ’Museo della ciliegia’, ideato da un privato e aperto alle visite su prenotazione. Con l’obiettivo di ripercorrere ’sul campo’ e ’dal vivo’ oltre un secolo di tradizioni, che hanno reso celebre il nome di Vignola in Italia e nel mondo. Il primo nucleo del museo – l’idea infatti è quello di arricchirlo anno dopo anno – sarà inaugurato ufficialmente sabato 5 giugno alle 17,30 presso la sede degli stessi ideatori del progetto: l’azienda agricola ’Franco Manzini’, una realtà di 5.000 piante di ciliegio nelle ’basse vignolesi’ (una delle zone più vocate per questa coltura), dove lavorano Franco Manzini con la moglie Claudia e la loro figlia Silvia con il marito Luca, assieme a più di una ventina di collaboratori nei periodi di punta come questo. "E’ da quattro generazioni – ricorda Silvia – che la nostra famiglia è legata alla coltura del ciliegio. Iniziarono infatti in questo podere i miei bisnonni Enrico, Augusta, Marino e Celsa, poi proseguirono i miei nonni Giulio e Irma (quest’ultima, a 96 anni, può tra l’altro ancora testimoniare personalmente la tradizione di famiglia, ndr) e oggi continuiamo io e i miei genitori, assieme a mio marito Luca. Quest’anno abbiamo pensato a un museo diffuso sul ciliegio per valorizzare la cultura e la conoscenza di questo albero e di questo frutto, tutelando al contempo un patrimonio di conoscenze tipico del nostro territorio".
Così, in un ’giardino delle meraviglie’ perfettamente curato e ricco di piante grasse, proprio all’ingresso dell’azienda agricola, si possono ammirare vecchie carriole e antichi aratri utilizzati un tempo nei ciliegeti – e tutti perfettamente restaurati! – oltre alle celebri scale in legno alte fino a 20 metri, alle bilance (in particolare le ’stadere’), alle morse, alle pompe per gli agrofarmaci e ad altro ancora.
Ma non solo: con la collaborazione di un’instancabile appassionata come la savignanese Anna Maria Bacchelli e del circolo ’Mezaluna’ di Vignola, saranno esposte in questo museo anche diverse fotografie che documentano la raccolta delle ciliegie ieri e oggi, così come l’evoluzione che, negli anni, ha subito anche il sistema di allevare questa specie arborea. Il museo della ciliegia di Vignola nasce in una realtà, quella dell’azienda agricola Franco Manzini, per molti versi precorritrice di molte mode e tendenze. "Già da oltre trent’anni – spiega lo stesso Franco – abbiamo deciso di ’metterci la faccia’ sulle nostre ciliegie, commercializzandole con il nostro marchio. Un marchio, peraltro, che abbiamo riprodotto anche sulle nostre cassette. Abbiamo pensato pure a packaging innovativi, proponendo ad esempio confezioni mono-strato con le nostre ciliegie contenute in piccoli alveoli, come fossero cioccolatini. Un’idea che continua a piacere moltissimo. Siamo inoltre da anni fattoria didattica e ospitiamo scolaresche, ma non solo. Arrivano infatti anche tanti turisti dall’Italia e dal mondo, interessati alla ciliegia. Quest’anno abbiamo riaperto ai pranzi e alle cene nel ciliegeto, previa visita al nostro frutteto, dove il visitatore può raccogliere e degustare le ciliegie che vuole. Ad oggi, abbiamo ancora posti liberi, ma da giugno a metà luglio abbiamo già diverse prenotazioni. Tra i primi a farci visita quest’anno saranno tra l’altro turisti cinesi". A proposito di prenotazioni, per partecipare all’inaugurazione il 5 giugno prossimo del Museo della Ciliegia, con successiva cena nel ciliegeto, ci si può prenotare ai numeri di telefono 339 6381257 o 335 429556.
Marco Pederzoli