Quarantanove anni. Il tempo passa veloce e inesorabile anche sul gioco del pallone, ma ci sono giornate che rimangono indelebili nella storia di una squadra e nella memoria dei suoi tifosi, giocoforza, nella circostanza, di quelli meno giovani. Quasi mezzo secolo, si diceva, è passato da uno Spezia-Modena che ha fatto la storia, una partita che ancora oggi è scritta a lettere d’oro nel libro dei ricordi gialloblu. Correva il 22 giugno 1975, ultima giornata del campionato del girone B di serie C. Sette giorni prima i gialli avevano sprecato il match point per la promozione al Braglia pareggiando 1 a 1 con il Chieti, e dunque il torneo, vissuto su un duello memorabile punto a punto con il Rimini di Antonio Valentin Angelillo, si sarebbe risolto solo negli ultimi novanta minuti. La soluzione per il Modena di Galbiati, in vantaggio di due punti in classifica sui biancorossi, era una sola: portare a casa il bottino pieno nel match che si sarebbe giocato a La Spezia, contro una squadra comunque salva e nulla aveva più da chiedere al campionato, e non curarsi così del risultato del Rimini. Ma si sa, queste sono sempre state partite in cui la famosa buccia di banana è dietro l’angolo, e quindi bisognava compiere l’impresa tenendo alta la concentrazione. E allora la città si mobilitò, ma si mobilitò davvero. Da Modena partirono almeno una decina di torpedoni e tante auto private, per quello che ancora oggi è tra i più grandi esodi di tifosi della storia canarina. All’epoca non c’erano i settori riservati agli ospiti e il vecchio stadio Picco, molto diverso da come è oggi, divenne un piccolo Braglia da esportazione, con i non troppi tifosi degli aquilotti sugli spalti a mischiarsi pacificamente col popolo gialloblu.
Poi la gara, giocata dal Modena senza il suo bomber Bellinazzi, squalificato dal giudice sportivo e sostituito nell’occasione da Boscolo. Il Modena partì subito forte, e nel primo tempo segnò due reti con Blasig e Colombini andando al riposo sullo 0 a 2. Nella ripresa i calciatori canarini si ripresentarono in campo con delle maglie ‘brutte’, sempre gialloblu, che sostituirono l’elegante divisa con cui avevano disputato i primi quarantacinque minuti, prevedendo che sarebbe stata presa come trofeo dai tifosi... Nella ripresa il Modena giocò in totale controllo, e la rete della bandiera dello Spezia segnata da Biloni (che giocò poi in gialloblu tre stagioni più tardi) non spaventò la truppa di Galbiati che portò a casa la vittoria. Al 90’ l’invasione di campo fu pacifica, con i carabinieri che aprirono i cancelli al triplice fischio: una delegazione di tifosi scese negli spogliatoi e riportò sul campo mister Galbiati che venne portato in trionfo, anche se con un pizzico di malinconia perchè tutti sapevano che sarebbe andato l’anno dopo sulla panchina della Ternana. Inutile dire che il rientro del serpentone di auto e pullman verso Modena fu indimenticabile, in un’atmosfera di grande euforia. E all’arrivo dei pullman in largo Garibaldi, la sorpresa di un numero speciale del giornalino dei Fedelissimi, stampato a tempo di record, che festeggiava il ritorno dei gialli tra i cadetti. Quasi cinquant’anni sono passati, ma in tanti hanno ancora negli occhi quella magica domenica d’estate.
Alessandro Bedoni