GENEROSO VERRUSIO
Cronaca

"A Boscoreale per rilanciare la montagna"

Lando Pierazzi a 63 anni ha preso in gestione l’impianto di Piandelagotti: "Qui paesaggi da favola, possiamo aumentare il turismo"

Lando Pierazzi (a sinistra) su un mezzo per muoversi sulla neve

Lando Pierazzi (a sinistra) su un mezzo per muoversi sulla neve

Da gennaio di quest’anno c’è una vecchia conoscenza del fondismo emiliano che ha preso in mano la gestione dell’impianto di Boscoreale a Piandelagotti. È Lando Pierazzi, frassinorese doc, cresciuto sotto l’ala di un maestro dello spessore tecnico e umano di Leonello Biondini. Istruttore di nordic walking e sky roll, grande appassionato ed esperto degli ambienti montani, prima di Boscoreale ha gestito le stazioni di Lago Murato (in paese a Frassinoro) e di Campigna (Foreste Casentinesi) e ha lavorato alle Piane di Mocogno. Un curriculum di tutto rispetto, a cui si aggiungono gli anni in cui ha messo il naso fuori regione per organizzare ritiri e gruppi sullo Stelvio e ad Asiago. "Nelle cose che ho fatto mi sono sempre sporcato le mani", sottolinea il nuovo gestore.

Oggi, a 63 anni, dopo essere andato in pensione da consulente tecnico nella sede di Mercedes Benz-Modena Star, ha deciso di rimettersi in gioco e di dare il suo contributo al territorio in cui è nato e che non ha mai abbandonato. "A Boscoreale, tradizionalmente, la neve non è mai mancata. Diciamo che finora le condizioni per il naturale innevamento qui erano ottimali, da fare addirittura invidia alle quote altimetriche alpine", rimarca Pierazzi. "Eppure, come tutti, leggo, mi informo e so benissimo che nei prossimi 30 anni i nostri 1400-1500 metri saranno probabilmente insufficienti per continuare a fare girare l’economia degli sport invernali. A metà dicembre è arrivata la neve, ai primi di gennaio, intorno alla Befana, il vento di scirocco e la pioggia se la sono mangiata completamente. A metà gennaio le temperature si sono riabbassate, ma non è nevicato, ne abbiamo sparata un po’ e abbiamo aperto e battuto gli anelli di 1 e 1,5 km. Il giorno di San Valentino, infine, è arrivata per fortuna una nuova perturbazione nevosa e siamo riusciti così ad aumentare la fruizione delle piste. Occorre essere flessibili e fare tutto quello che è possibile fare, non c’è dubbio. Ma oltre una certa misura non si può andare". Fare squadra, remare tutti nella stessa direzione, provare a farsi venire in mente nuove idee per un turismo più sostenibile e spalmato su tutti i giorni dell’anno. "A Boscoreale ho trovato una bella realtà, cambiata e ringiovanita. Marco e Tania, al ristorante e al maneggio, stanno facendo cose incredibili. Luca Fontana, con lo sleddog e i suoi cani, è una grande potenzialità. La natura mette a disposizione paesaggi, sentieri e percorsi da favola. Se mettiamo da parte rivalità e antagonismi credo davvero che questi posti potranno riprendersi l’attenzione che meritano e vivere un nuovo ciclo di sviluppo".

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