Castelvetro di Modena, 1 ottobre 2023. Ci sono voluti 100 anni, festeggiati da Cantina Settecani di Castelvetro di Modena proprio nel 2023, ma alla fine il risultato è arrivato: un Lambrusco Grasparossa di Castelvetro è entrato nel gotha dei vini, aggiudicandosi i Tre Bicchieri nella guida del Gambero Rosso. L’etichetta che ha ottenuto questo prestigioso riconoscimento, il primo in assoluto per un Lambrusco Grasparossa di Castelvetro, si chiama Vini del Re 2022.
“È un premio che ci riempie di orgoglio - afferma Paolo Martinelli, presidente di Cantina Settecani – perché conferma il valore del lavoro dei nostri soci, svolto in sinergia con tutto lo staff della nostra realtà produttiva. Questo riconoscimento è infatti il coronamento del nostro impegno nella valorizzazione del Grasparossa, emblema delle nostre colline: abbiamo sempre creduto nelle sue potenzialità enologiche, puntando a far emergere le peculiarità del terroir attraverso il rispetto delle tipicità espresse da questa particolare varietà di Lambrusco”.
La ricerca dell’eccellenza e dalla qualità, a partire dalla vigna, rappresenta sin dalla sua fondazione uno dei tratti distintivi della filosofia di Cantina Settecani, composta oggi da 130 soci che lavorano circa 300 ettari di vigneti. Nell’anno in corso, la cooperativa festeggia appunto il centenario della sua fondazione. E’ infatti nata nel 1923 dall’iniziativa di 48 piccoli viticoltori che decisero di unire le proprie forze per dare vita a Cantina Settecani, nell’omonima frazione al confine tra le località di Castelvetro, Castelnuovo Rangone e Spilamberto. “Ricevere questo premio proprio nell’anno del nostro centenario – conclude Paolo Martinelli – dà a tutti i soci nuovi stimoli ed energia per proseguire lungo la strada che abbiamo intrapreso da anni, che punta non solo alla qualità ma ad una produzione distintiva e rappresentativa del nostro territorio”. Il Lambrusco Grasparossa di Castelvetro Dop Secco 2022 - Vini del Re nasce dalle vigne di Cantina Settecani che si trovano nella zona collinare di Castelvetro. La presenza di argille sabbiose e calcare, insieme a quella di terreni permeabili e magri, consente di avere areali molto idonei per valorizzare quest’uva. “La vendemmia – spiegano dalla Cantina - è avvenuta nella seconda metà di settembre e, dopo la vinificazione, il vino è stato prodotto con la rifermentazione secondo il Metodo Martinotti per esaltare la grande fragranza dei profumi che quest’uva si porta in dote e che ricordano i frutti di bosco. Di color rubino particolarmente intenso e con riflessi violacei, questo Lambrusco di Castelvetro riesce a fondere con grande equilibrio al palato le note più fresche con quelle morbide ed avvolgenti, una caratteristica che lo rendono particolarmente versatile a tavola con molte preparazioni e occasioni di consumo, dall’antipasto ai secondi piatti”. Marco Pederzoli