Il documento episcopale elenca infatti i luoghi sacri giubilari, ovvero le chiese e i santuari (ma non solo) dove ci si potrà recare in visita per ricevere l’indulgenza giubilare, alle condizioni stabilite dalla Chiesa (confessione, comunione, preghiera per le intenzioni del Papa). Insieme alle Cattedrali di Modena e di Carpi, all’Abbazia di Nonantola e al Duomo di Mirandola, sono luoghi giubilari anche più di venti santuari diffusi nella diocesi, da quello di Fiorano a quello degli Obici, presso Finale. E saranno luoghi giubilari, appunto, anche le cappelle degli ospedali, della residenze sanitarie, degli ospedali di comunità e degli istituti di reclusione.
“Il Giubileo coincide con la fase profetica del Cammino sinodale delle Chiese che sono in Italia – conclude l’arcivescovo –. Non dimentichiamoci allora di pregare in questo anno santo affinché tutti insieme siamo in grado di compiere poi mettere in atto le scelte che lo Spirito ha voluto suscitare in questi anni di cammino”.