MARIA SILVIA CABRI
Cosa Fare

Perrotta "Vi parlo di libertà attraverso Calvino"

Al Teatro Storchi il monologo del regista: "Mettere in scena un suo romanzo sarebbe stata una sconfitta annunciata"

Perrotta "Vi parlo di liberà attraverso Calvino"

Perrotta "Vi parlo di liberà attraverso Calvino"

‘Come una specie di vertigine. Il Nano, Calvino, la libertà’, scritto, diretto e interpretato da Mario Perrotta, in nomination ai Premi Ubu 2023 come miglior attore eo performer, sarà protagonista stasera e domani al Teatro Storchi di Modena. Una coproduzione di Emilia Romagna Teatro Ert Teatro Nazionale con Permàr - Compagnia Mario Perrotta, nel centenario della nascita di Italo Calvino (1923-1985).

Cento anni dalla nascita di Calvino: è stato il ‘pretesto’ per scrivere lo spettacolo?

"Più che il pretesto, è stata l’occasione che aspettavo da tempo: Calvino è per me un maestro di vita, per come leggere le cose che accadono le cose nel mondo, oltre che di scrittura. Da sempre però mi sono posto il problema di come affrontare un suo testo a livello teatrale: era inaffrontabile, una scrittura troppo potente. Mettere in scena un suo romanzo sarebbe stata una sconfitta annunciata".

E come ha superato l’‘ostacolo’?

"Ho deciso di ragionare su una parola delicata, come ‘libertà’, ultimamente molto bistrattata in Occidente, oltre che messa in crisi dalla vicenda pandemica. Per mia fortuna lo stesso tema ha assediato i pensieri di Calvino lungo tutta la sua parabola letteraria, attraversando i romanzi realistici, così come quelli fantastici e l’epoca combinatoria. Questo mi ha consentito di coniugare il mio ‘ragionare di libertà’ con la possibilità di affrontare un autore che ho molto amato ma che mai, appunto, avevo osato accostare al mio teatro. Dunque, ‘parto’ da Calvino ma lo riformulo con la scrittura, in uno spettacolo che è calviniano nei temi ma lontano dalla copia malfatta di un suo romanzo".

E ha scelto il ‘Nano’…

"Esatto. Ho deciso di interpretare il Nano, un personaggio minore cui è dedicata una sola pagina memorabile del più autobiografico fra i libri di Calvino, ‘La giornata d’uno scrutatore’. Ho scelto il Nano e ne ho immaginata tutta l’esistenza, che Calvino non ci racconta, proprio perché il mio intento era ragionare intorno al concetto di libertà e lui ne è totalmente privo. Gli regalo per un’ora e mezza la facoltà di parlare, muoversi, avere un’etica, e di dimostrare come noi ‘normali’ sprechiamo la libertà che gli è stata negata. Il tutto con indosso una giacca di paillettes".

Il ‘Nano’ ma non solo…

"Nel mio monologo confluiscono episodi tratti anche da ‘Palomar’, ‘Le Cosmicomiche’, ‘Le città invisibili’, cuciti insieme per un personaggio che, partendo da un corpo, una lingua e una mente che non rispondono alla sua urgenza di dire, cerca la libertà tra queste pagine. Mescolo versi, parabole, sarcastiche canzoni-teatro e improvvisi minuetti intimi, con collegamenti iperbolici tra un romanzo e l’altro. Ne esce uno spettacolo profondamente mio che, al tempo stesso, mi sembra rispettare nella sua sostanza profonda la lezione calviniana sulla libertà. Un omaggio personalissimo a un autore che ha saputo modellare la mia visione delle cose del mondo".

Mario Perrotta è autore, attore e regista teatrale. Le sue drammaturgie, da lui dirette e interpretate in Italia, sono tradotte e messe in scena anche all’estero in diverse lingue e in vari contesti, tra gli altri il Festival d’Avignone e il New York Solo Festival, dove riceve il Premio come Migliore drammaturgia straniera nel 2018. Vince più volte il Premio Ubu, nel 2011, 2013, 2015 e nel 2022 come Migliore nuovo testo o scrittura drammaturgica per Dei figli.