REDAZIONE MODENA

"Il mio omaggio a Calvino, riflettendo sulla nostra libertà"

Lo spettacolo teatrale "Come una specie di vertigine (Il Nano, Calvino, la libertà)" di Mario Perrotta si ispira al personaggio del Nano nel libro di Italo Calvino. L'obiettivo è riflettere sulla libertà e l'autodeterminazione attraverso la storia del Nano.

"Il mio omaggio a Calvino, riflettendo sulla nostra libertà"

"Il mio omaggio a Calvino, riflettendo sulla nostra libertà"

Ne "La giornata d’uno scrutatore", forse il più autobiografico fra i libri di Italo Calvino, c’è un personaggio, il Nano, a cui dedicata una sola pagina. È uno degli ospiti del ‘Cottolengo’ di Torino dove Amerigo Ormea intellettuale comunista alter ego dello scrittore, viene inviato per le operazioni di voto alle elezioni del 1953. E proprio quel personaggio, il Nano, ha dato lo spunto a Mario Perrotta, autore, attore e regista teatrale, più volte vincitore del premio Ubu, per il suo spettacolo "Come una specie di vertigine (Il Nano, Calvino, la libertà)" che interpreterà stasera alle 20.30 al teatro Fabbri di Vignola. "Ho scelto il Nano e ne ho immaginato tutta l’esistenza, che Calvino non ci racconta, proprio perché il mio intento era ragionare intorno al concetto di libertà, e lui ne è totalmente privo", spiega Perrotta che con questo lavoro vuole rendere omaggio allo scrittore, di cui si è celebrato il centenario della nascita, e farci riflettere su libertà e autodeterminazione.

Perrotta, così, ‘diventa’ il Nano, o meglio la sua voce interiore: nel monologo confluiscono episodi tratti anche da altri libri di Calvino, da "Palomar" e "Le Cosmicomiche", versi, parabole, canzoni-teatro: "Parto dalla condizione antitetica di disabile totale del Nano per parlare della condizione di noi ‘abili’ che la libertà la sprechiamo ogni giorno – aggiunge l’attore –. Ne è venuto fuori uno spettacolo profondamente mio che, al contempo, mi sembra rispettare nella sua sostanza profonda la lezione calviniana sulla libertà. Un omaggio personalissimo a un autore che ha saputo modellare la mia visione delle cose del mondo". Di Mario Perrotta abbiamo amato tanti spettacoli, e in particolare "Un bès", ormai un classico, dedicato alla figura del pittore Antonio Ligabue, alla sua vita ai margini e alla sua solitudine. Le sue drammaturgie sono state portate in scena anche all’estero, per esempio al festival di Avignone e al New York Solo Festival, dove Perrotta nel 2018 ha ricevuto il premio per la migliore drammaturgia straniera.

s. m.