Modena, 3 gennaio 2024 – Hanno volato per quasi dieci ore prima di toccare il suolo emiliano. Una volta arrivati in centro a Modena si sono avvicinati a piazza Grande, hanno visitato le meraviglie del Duomo ma si sono tenuti alla larga dalla Ghirlandina.
Non se la sono sentita di salire i gradini della torre campanaria gli studenti di un college degli Stati Uniti che si sono "innamorati" della nostra città ma non hanno voluto sfidare la sorte. "Avevano già acquistato i biglietti ma all’ultimo hanno deciso di lasciar salire sulla Torre Civica soltanto i due insegnanti che li accompagnavano in gita".
Soffrivano tutti di vertigini? "Macché. Avevano sentito raccontare da amici che in cima alla Ghirlandina si va solo dopo aver discusso la tesi di laurea per non rischiare di essere bocciati all’ultimo esame. Ecco perché hanno deciso di restare giù". A raccontare il curioso episodio sono gli operatori di Archeosistemi, che gestisce le visite guidate alla Torre, e dell’Ufficio di accoglienza turistica di piazza Grande. Decisamente meno superstiziosi dei ragazzi americani sono gli oltre 64mila visitatori (64.869) che lo scorso anno hanno deciso di ammirare la città da quota 86 metri.
Un quarto di loro (circa 16.300 persone) non parla italiano ed è arrivato a Modena da altri Paesi europei, Francia in primis (quasi 12mila visitatori dal 2015 a oggi) poi Spagna, ma anche da Stati Uniti e Giappone. Un record per la Ghirlandina che prima della pandemia, nel 2019, era stata visitata da poco più di 63mila persone. "Di episodi curiosi ce ne sarebbero da raccontare a dozzine, ogni giorno si presenta qualche ‘caso’ simpatico" dicono gli operatori della biglietteria.
Come il caso di Fulvio e Franca, che si definiscono "habitué delle torri": "Finché abbiamo l’età, le torri le facciamo tutte" spiegano i due coniugi genovesi indicando sulla mappa il percorso alla scoperta di torri e campanili in giro per l’Italia. Una storia simile a quella delle famiglie di Elena, Leonardo, Nicola e Alessandra che arrivano da Pisa, "da una torre all’altra". Tomas, giovane argentino, si è presentato all’ingresso per ammirare il panorama dall’alto ma soprattutto per guardare con i propri occhi la "secchia" contesa tra Modena e Bologna di cui aveva letto in passato un libro.
"Non abbiamo dati statistici e non è possibile fare proporzioni, ma già tanti turisti confidano di essersi fermati qui dopo aver sentito parlare del film su Ferrari con Adam Driver e Penelope Cruz". Nel 2023, ad arricchire la lista dei visitatori, c’è anche Andrea Cappi, modenese d’origine ma che ha girato il mondo e ora vive a Londra: ha deciso di portare sempre con sé Duomo e Ghirlandina e se li è tatuati su un braccio.
Secondo i dati raccolti dagli operatori di Archeosistemi aprile è stato il mese dei record, con oltre novemila visitatori ma, rispetto al 2022 sono cresciuti molto anche novembre e, soprattutto, dicembre con 5.420 visitatori nel 2023 contro i 4.085 del 2022.
In crescita nel tempo anche i turisti stranieri passati dal 18% del 2015 a poco oltre il 24% del 2019 e arrivati nel 2023 a superare il 25%. "Abbiamo raggiunto gli obiettivi che ci eravamo proposti per quest’anno – commenta l’assessora al Turismo Ludovica Carla Ferrari – che erano superare i numeri del 2019, il dato più alto raggiunto prima della pandemia e allargare la platea dei visitatori a chi proviene da fuori regione e anche ai turisti stranieri, per i quali c’è stato un vero e proprio boom. I numeri diventano ancora più interessanti se pensiamo che tutte le visite sono su prenotazione, dal sito di Visitmodena, con un massimo di 25 persone ogni salita: questo significa che le campagne promozionali on line che abbiamo realizzato per raccontare Modena hanno permesso di aumentare l’attrattiva della Ghirlandina".