Modena, 26 agosto 2024 – Arrivano i temporali in Emilia Romagna, ma coloro che pensavano di trovare così un po’ di refrigerio dalle temperature ancora torride e ben oltre la media di stagione, resteranno delusi. Almeno per un po’. La fase di instabilità non è tale da rendere necessaria una allerta meteo, come quella di ieri (vedi bollettino Arpae). Cosa ci riserva allora il cielo nei prossimi giorni? Lo chiediamo a Luca Lombroso, meteorologo Ampro e divulgatore ambientale.
Cosa dobbiamo aspettarci in questa ultima settimana di agosto?
"In questa ultima settimana di agosto, il caldo continuerà a farsi sentire in Emilia Romagna, con temperature nettamente sopra la media del periodo. A Bologna, così come a Modena, Reggio Emilia e in gran parte della pianura, ci aspettiamo valori decisamente elevati: le massime raggiungeranno fino a 36 gradi verso il 29 agosto, e le minime non scenderanno sotto i 21-23 gradi. Questi valori sono di 5-6 gradi o più sopra la media stagionale, rendendo le giornate particolarmente afose. Sebbene ci sia una fase di instabilità, essa sembra interessare solo marginalmente l'Emilia Romagna, con i temporali più intensi attesi per oggi, lunedì 26, e domani, martedì 27, che riguarderanno principalmente il nord-ovest e le aree alpine e prealpine".
I vacanzieri dell'ultim'ora riusciranno a godersi qualche bagno libero dalle famigerate mucillagini? Oppure questa estate è ormai segnata e devono rassegnarsi?
"Questo aspetto va oltre le semplici previsioni meteo. Sebbene il caldo e l'aumento delle temperature marine possano favorire la crescita delle mucillagini, la soluzione non è certo fare piscine. Dobbiamo affrontare le cause della mucillagine, tra cui l'inquinamento e l'eutrofizzazione delle acque, oltre ai cambiamenti climatici. Questi ultimi non sono la causa diretta del fenomeno, ma rappresentano un fattore che lo aggrava. È un problema complesso che richiede interventi mirati e sostenibili”.
Per quanto le temperature saranno ancora così alte?
"Al momento, il caldo tardivo sembra destinato a continuare. Nei prossimi giorni, le temperature rimarranno elevate, con picchi fino a 36 gradi, e solo una leggera diminuzione è prevista con l'avvicinarsi di settembre. Ricordiamo che un tempo, dopo il 24-25 agosto, era normale usare una felpa di sera, mentre ora le estati si prolungano e diventano sempre più intense. Questo cambiamento è evidente e ci ricorda che stiamo vivendo in un clima che non è più quello di una volta”.
Cosa si prevede per il mese di settembre? Se già si possono fare delle ipotesi, visto l'andamento delle ultime settimane
"Previsioni mensili dettagliate sono difficili da formulare, ma possiamo ipotizzare una fase instabile nei primi giorni di settembre. Non sembra però che si tratterà della vera burrasca di fine estate che, da climatologia, era frequente a fine agosto. È un po' come la storia della rana bollita: ci abituiamo gradualmente a questi cambiamenti, magari godendoci il caldo tardivo al mare o in montagna, ma i veri effetti negativi di questa situazione sono molto più gravi degli apparenti benefici”.
Quali sono gli effetti di questo caldo tardivo?
“Il mare è troppo caldo e questo ci preoccupa, poiché, quando arriveranno le perturbazioni, potrebbero portare a fenomeni anche molto intensi. Non possiamo dire con precisione quando accadrà, ma sappiamo che non è questione di "se", ma di "quando". Infine, attenzione alla "sindrome della rana bollita": ci stiamo lentamente abituando a condizioni che un tempo avremmo considerato estreme, rischiando di sottovalutare il pericolo fino a quando sarà troppo tardi per reagire. È essenziale essere consapevoli e agire ora, per prevenire le conseguenze più gravi”.