LUIGI SCARDOVI
Meteo

Il temporale a grappolo che ha colpito l’Emilia Romagna spiegato dall’esperto

Il tecnico meteorologo Randi: “Celle molto vicine tra loro che si rinnovano continuamente”. Il paese più colpito dalla provincia di Ravenna è Cotignola dove le raffiche di vento hanno superato i 90 chilometri orari, diversi danni ma fortunatamente non si registrano feriti

Ravenna, 8 agosto 2024 – Cotignola, in provincia di Ravenna, è uno dei paesi più colpiti dalla furia del maltempo che ha sferzato, ieri, l’Emilia Romagna. Le raffiche di vento hanno superato i 90 chilometri orari causando diversi danni, fortunatamente nessun ferito.

Il temporale non ha risparmiato l’Emilia, a Bologna la tangenziale è finita sott’acqua e diverse case e sottopassi si sono allagati. Disagi anche nel Modenese e nel Reggiano, dove il vento forte e la grandine e gli alberi caduti hanno danneggiato le auto in sosta. 

Oggi è tornato il bel tempo e il fine settimana si preannuncia rovente in regione, con caldo eccessivo.

La furia del maltempo a Bologna: i danni provocati dal passaggio del violento temporale (FotoSchicchi)
La furia del maltempo a Bologna: i danni provocati dal passaggio del violento temporale (FotoSchicchi)

Il temporale a grappolo 

“Tra il pomeriggio e la serata di mercoledì – spiega Pierluigi Randi, tecnico meteorologo certificato e meteorologo dell’Associazione meteo professionisti – si è innescato, in Emilia, un vasto sistema temporalesco ben organizzato del tipo Mcs (Mesoscale convective system), il quale si è successivamente spostato verso la Romagna settentrionale, provocando rovesci di pioggia sparsi e intermittenti, ma soprattutto forti raffiche di vento, che nel lughese hanno raggiunto picchi tra 80 e 90 km/h, con un massimo rilevato a Cotignola di 93 km/h. Questo tipo di sistema temporalesco è caratterizzato da una forma ‘a grappolo’ causata dalla simultanea presenza di molte singole celle temporalesche molto vicine tra loro, le quali si rinnovano di continuo. Ogni cella appartenente al sistema provoca una corrente fredda discendente (downdraft) che una volta arrivata al suolo si espande lateralmente, specie nella direzione in cui si muove il sistema. Quando molte celle producono all’unisono forti correnti discendenti, esse tendono a sommarsi e quindi si organizza un fronte di raffica piuttosto esteso che dilaga anche a distanza significativa dal centro del sistema, chiamato ‘gust front’ o ‘fronte delle raffiche’.

I venti associati al ‘gust front’ possono essere molto intensi. La velocità del vento può variare notevolmente, ma spesso può raggiungere valori tra i 70 e i 80 km/h e anche oltre i 100 km/h in caso di Mcs estesi e assai attivi. Inoltre, i venti di questo tipo, provocati dai temporali, sono molto turbolenti e rappresentano un serio pericolo poiché giungono improvvisi e talvolta con il sistema temporalesco principale a notevole distanza. Generalmente sono di breve durata e si esauriscono non appena il temporale è passato”.

I danni a Cotignola

 Non ha per fortuna registrato feriti la caduta, ieri sera  intorno alle 20.30, di componenti (in particolare poliuretano espanso) del tetto di un condominio situato in via Cavour a Cotignola.

A provocarla sono state le forti raffiche di vento (con una 'punta' di oltre 90 chilometri orari) registratesi nella cittadina intorno alle 20.30. Non sono tuttavia mancati danni che hanno riguardato anche un’auto.

Effetti raffiche di vento a Cotignola (foto da Facebook)
Effetti raffiche di vento a Cotignola (foto da Facebook)

Sul posto sono intervenuti Vigili del Fuoco e Polizia Locale della Bassa Romagna, provvedendo a mettere in sicurezza l’area e a chiudere un tratto di strada. Per buona parte della mattinata odierna hanno invece operato volontari del locale gruppo comunale di Protezione Civile.

Le intense raffiche hanno inoltre provocato lo scoperchiamento di un capannone situato in un’altra zona della cittadina.

Nessuna tromba d’aria 

Randi precisa  che “i danni provocati a Cotignola rientrano appieno nel  tipo di fenomeno che ho spiegato, per cui non si è trattato di tromba d’aria (per la quale deve essere accertato il moto vorticoso), ma di violente raffiche lineari legate a un fronte di raffica. Velocità di picco di 93 km/h corrispondono al grado 10 della scala Beaufort (burrasca fortissima) e possono provocare sradicamento di alberi e considerevoli danni strutturali, per cui gli effetti osservati sono coerenti con il potenziale espresso da questo tipo di fenomeno, peraltro comune in sistemi temporaleschi severi”.