Rovigo, 06 marzo 2024 – Attenzione, ma non paura per il passaggio della piena del fiume Po per la quale è stata comunque emessa un’allerta arancione. Il colmo di piena del Po è transitato a Casalmaggiore, in Lombardia, con m 4,30 sullo zero idrometrico e sta transitando in queste ore a Borettonel Reggiano (nella mattinata di oggi il livello è nell’intorno di m 5,14), entrambi i valori rientranti nella criticità ordinaria (colore giallo).
Il tratto più occidentale del Po è tornato sotto le soglie di criticità. Per le prossime 24 ore si conferma il mantenimento dei livelli sopra la soglia 1 di criticità (colore giallo) nel tratto tra Boretto e Pontelagoscuro, nel Ferrarese, mentre nei tratti terminali e del delta si stima che i valori possano superare la soglia 2 di criticità (moderata, colore arancione). Il che significa che l’acqua potrebbe entrare nelle aree golenali. In generale, è richiesta prudenza nell’avvicinarsi alle zone interessate dall’evento.
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I livelli idrometrici
Nella lettura dei dati si può notare un innalzamento del livello di piena del Po, in riferimento alla stazione di rilevazione a Pontelagoscuro (Ferrara). Nel dettaglio al 29 febbraio il livello era di +0.92 metri, mentre alla giornata odierna, dopo un deflusso registrato il 4 marzo a +0.32, si registra una crescita a +0.73 metri, entrando nel livello di criticità giallo (ordinaria-attenzione).
Nell’ultima stazione di rilevamento a Pila, frazione del Comune di Porto Tolle (Rovigo), sempre al 29 febbraio il livello segnava un +0.89 metri, con un massimo di 1.24 il 4 marzo (giorno di massima piena) e la giornata odierna è sceso a +0.80 metri in attesa del passaggio della piena nelle prossime 48 ore. A partire dalla mezzanotte di oggi fino all’8 marzo, si registra un’allerta arancione nella pianura ferrarese e sulla costa della stessa provincia.
“Allagamenti in golena, ma piena sotto controllo”
A fare il punto sulla situazione attuale e quella dei prossimi giorni del Po, Francesco Tornatore, dirigente Autorità di Bacino distrettuale del fiume Po, che in questi giorni monitora la situazione del grande fiume. “La piena sta transitando – spiega Francesco Tornatore – e non andrà interessare tutto il tratto. L’allerta è chiaramente necessaria anche per un’attenzione per stabilità degli argini soprattutto nella parte terminale del fiume verso la foce. Le previsioni da giovedì 7 marzo prevedono delle precipitazioni con qualche temporale localizzato, ma la situazione al momento è sotto controllo. Si potranno verificare allagamenti nelle aree golenali, ma fa parte dei fenomeni legati all’innalzamento del fiume. Attese nella zona del Piacentino alcune piene, ma direi sono abbastanza distribuite senza nessuna particolare criticità. La piena di queste ore – prosegue Tornatore – è più diluita e transita regolarmente senza disagio e problemi, non come quelle dei gironi scorsi. A Pontelagoscuro la piena scenderà verso il Delta, andando nei vari rami con qualche allegamento nelle golene. Ecco spiegata, dunque, l’allerta arancione in quelle zone”.
Le previsioni meteo e rischi di piena
Nel pomeriggio-sera di mercoledì 6 marzo sono previsti rovesci o temporali sparsi, più intensi sul settore appenninico centrale. Nel settore centro-occidentale della regione non si esclude che le precipitazioni previste possano generare rapidi e localizzati innalzamenti dei livelli idrometrici nei tratti montani e vallivi dei corsi d’acqua, con livelli prossimi alle soglie di attenzione. Nelle zone collinari e montane centro-occidentali sono possibili localizzati fenomeni franosi, in particolare su versanti caratterizzati da condizioni idrogeologiche particolarmente fragili.
La criticità idraulica
Il settore centro-orientale della regione è quello sotto maggiore controllo, proprio a causa del transito della piena di Po: come detto, è possibile che l’acqua del Grande fiume arrivi nelle aree golenali e interessamento degli argini. Nella giornata di giovedì 7 marzo non sono previste piogge significative.
Il monitoraggio sul Po
Il servizio di piena centrale AIPo e gli uffici AIPo territoriali sono attivi nelle operazioni di monitoraggio e controllo dei livelli e delle arginature al fine di prevenire eventuali criticità, in coordinamento con i sistemi locali e regionali di protezione civile.