Bologna, 29 marzo 2024 – Una luce decisamente insolita sta illuminando questo Venerdì Santo: il cielo giallo, a tratti addirittura rossastro. La Pasqua però non c’entra nulla: tutta colpa, invece, delle tempeste di sabbia che stanno agitando il Sahara algerino.
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A colorare il nostro cielo, infatti, è il dust plume, ossia il pennacchio formato dai granelli che arrivano in volo del deserto fino sulla Pianura Padana sospinti – come spiega Roberto Nanni, meteorologo Ampro – da una forte ventilazione di Scirocco.
"Oltre a saturare l’atmosfera medio-alta di PM10 (ma senza particolari preoccupazioni sulla nostra salute) i satelliti mostrano la massa d’aria molto calda sahariana che sale verso noi. In tutto questo movimentato sistema oceano-atmosferico si nota quanto possa essere importate l'avvezione proveniente dall'Algeria e dalla Libia secondo gli schemi meteorologici classici”.
L’invasione della sabbia desertica è arrivata fino alle regioni centro-settentrionali italiane, con punte particolarmente ‘colorate’ sulla Romagna: ma è arrivata fino a Polonia e Paesi Bassi.
Un’altra conseguenza di questo movimento d’aria che arriva dall’Africa è, ovviamente, l’innalzamento netto delle temperature. Se fino a ieri abbiamo sperimentato un ritorno alle minime inferiori ai 10 gradi, oggi le massime si sono spinta intorno ai 22-23 gradi. Valori, va ricordato, decisamente anomali per fine marzo.