Bologna, 27 agosto 2023 - Ci siamo: il ciclone Poppea ha iniziato a scatenarsi in Emilia Romagna, con temporali intensi sulle aree di crinale appenninico della provincia di Piacenza, che si stanno spostando verso nord-est accompagnati da "frequente fulminazione e raffiche di vento", come spiega Arpae. Ovvio che, soprattutto in Romagna, sia tornata la grande paura dell'alluvione (tanto che vengono distribuiti, ad esempio a Forlì, i sacchetti di sabbia per fronteggiare gli allagamenti). Il caldo torrido di questi giorni, insomma (a Rimini si è toccato il record di 39°), ha davvero le ore contate.
Le previsioni per lunedì 28 agosto
Guardando al prossimo futuro, Arpae lancia l'allerta gialla per lunedì 28 agosto (a ovest e a est della regione, salvando per il momento la zona centrale), e prevede "condizioni favorevoli allo sviluppo di temporali intensi, soprattutto sui settori occidentali, con effetti e danni associati e con precipitazioni intense che potrebbero generare rapidi innalzamenti dei livelli idrometrici, localizzati fenomeni franosi, di ruscellamento sui versanti, in particolare nei corsi d’acqua collinari e montani". Ai forti temporali si associano inoltre venti di burrasca moderata (62-74 Km/h) da sud/sud-ovest sui settori appenninici romagnoli e sulla fascia costiera. Le previsioni di altezza dell’onda sotto costa e/o del livello del mare sono prossime ai valori di soglia per l’allerta.
La tempesta Rea e il rischio di frane e allagamenti
La tempesta di fine estate che sta arrivando - battezzata Rea dal servizio meteorologico dell'Aeronautica militare - farà il suo ingresso da ovest, spiega il meteorologo Roberto Nanni di Rimini - è in grado di sviluppare una "profonda depressione (quarta perturbazione del mese) dando luogo a fenomeni molto intensi sul nostro Paese". Ma in pratica, cosa succederà? Si prevede un "elevato rischio idrogeologico per dissesti, frane e smottamenti, ma naturalmente non mancheranno possibili ripercussioni con conseguenze idrauliche come allagamenti: un rapido aumento del moto ondoso e mareggiate sulle coste esposte".
Possibili nubifragi e grandinate: ecco perché
A causa del grande caldo, spiega sempre Nanni, "il contrasto con la massa d'aria preesistente sarà molto acceso, permettendo la formazione di un minimo molto profondo al quale sarà corrisposto la caduta della pressione atmosferica di circa 20° in 24-36 ore". Tutto ciò sarà "favorito da un notevole contributo di vorticità attivando diversi fronti temporaleschi molto intensi: col rischio di nubifragi e quantitativi pluviometrici abbondanti, grandinate e forti colpi di vento soprattutto dove il flusso umido e instabile risalendo dall'Algeria andrà ad impattare sul profilo orografico di Alpi e Appennino".