Bologna, 27 dicembre 2020 - Il cielo terso di cui abbiamo goduto oggi in buona parte della regione non deve illuderci: nelle prossime ore è in arrivo, infatti, un’irruzione di aria fredda che porterà, secondo quanto preannunciato dalle previsioni meteo, neve anche in pianura. Ecco perché gli esperti di Arpae (Agenzia regionale per la prevenzione, l’energia e l’ambiente), di concerto con la Protezione civile, hanno emanato un lungo e dettagliato bollettino di allerta per ‘venti, piene dei fiumi, neve e altri fenomeni’, valido dalle 00:00 di lunedì 28 fino alle 00:00 del 29 dicembre.
L’allerta sarà ‘rossa’ (criticità massima) per vento forte sulle province di Piacenza, Parma, Reggio Emilia, Modena, Bologna, Forlì-Cesena e Rimini. Sarà ‘arancione’ (criticità moderata) per piene dei fiumi sulle province di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini; mentre l’allerta arancione per neve interesserà le aree di Piacenza, Parma, Reggio Emilia, Modena e Bologna.
In particolare, la neve potrà scendere anche in pianura sul settore occidentale fino al Parmense e a quote oltre gli 800 metri fino al Bolognese. Le precipitazioni potranno assumere carattere di "acqua mista a neve" nella fascia collinare e pedecollinare tra il Reggiano e il Bolognese, mentre saranno nevose solo sulle cime più alte sull'Appennino romagnolo.
Neve anche in Lombardia, ecco dove
Sulla sola costa ferrarese vigerà l’allerta arancione per mareggiate. L’allerta di colore ‘giallo’ (criticità ordinaria) per piene dei fiumi riguarderà tutte le province del settore emiliano e il Ravennate; quella, sempre gialla, per frane e piene dei corsi d’acqua minori si estenderà anche alle province romagnole di Forlì-Cesena e Rimini.
L’allerta per vento sarà ‘gialla’ nelle zone di Ferrara e Ravenna.
Livello di attenzione più alto (‘allerta gialla’) per il fenomeno della ‘pioggia che gela’ nelle province di Piacenza, Parma, Reggio Emilia, Modena, Bologna e Ravenna. Si monitorerà lo stato del mare (allerta ‘gialla’) sull’intera costa romagnola, dal Ferrarese fino a Rimini.
Lunedì sarà una giornata di tempo assai perturbato, dunque, su tutta la nostra regione. "Si prevedono precipitazioni moderate diffuse, con nevicate fino alle aree di pianura sull’intero settore occidentale, dal Piacentino fino al Bolognese", avverte il bollettino di Arpae. "Saranno, inoltre, possibili episodi di pioggia che gela sulle aree collinari del settore centro-occidentale. Venti fino a burrasca forte - con ulteriori rinforzi da sud-ovest – soffieranno sul settore appenninico; mentre su settore costiero e pianura centro-orientale i venti saranno meridionali, da burrasca moderata. Il mare sarà molto mosso, fino ad agitato sotto costa".
Tutti i fenomeni dovrebbero attenuarsi già nel pomeriggio di lunedì, con residue piogge solo sulla Romagna e parziali rasserenamenti. In serata, tuttavia, un nuovo impulso di precipitazioni interesserà i rilievi emiliani, con neve oltre i 1500 metri.
Le temperature minime in Emilia Romagna saranno in rialzo, ma comunque ancora sotto zero nelle zone interne, con valori attorno a -1 gradi e valori attorno a 0/1 grado sulla fascia costiera. Le massime caleranno sul settore occidentale, ove non supereranno i 2/3 gradi. Aumenteranno, invece, sul settore orientale, ove i valori saranno compresi tra 8 e 11 gradi.
Gelicidio: cos'è e consigli per chi guida
La pioggia che gela è un fenomeno che accade per la presenza di aria più calda (temperature maggiori di 0°C) sopra un cuscino di aria più fredda (temperature inferiori a 0°C) che si trova a livello del suolo. La precipitazione che parte in forma di fiocco di neve si fonde nello strato caldo e mentre scende e arriva al suolo si ghiaccia sulle superfici che incontra: alberi, asfalto, fili della luce, automobili. Il risultato nelle strade è il vetro ghiaccio molto pericoloso in quanto invisibile e molto scivoloso. Arpae, quindi, raccomanda prudenza sia a chi cammina sia a chi guida: in quest'ultimo caso è necessario evitare manovre brusche e sterzate improvvise, è opportuno mantenere una velocità ridotta, usando marce basse per evitare il più possibile le frenate e aumentare la distanza di sicurezza dai veicoli che precedono rispetto alla marcia su strada asciutta.