Bologna, 24 settembre 2024 – Un tempo si parlava delle ‘tempeste equinoziali’, che salutavano il passaggio da una stagione all’altra con eventi atmosferici più importanti rispetto alla norma. Eventi che però sono niente a confronto delle scene drammatiche alla quali il nostro territorio si sta confrontando negli ultimi mesi.
E che promettono (o meglio, minacciano) di restare una costante anche per il prossimo futuro, obbligando a tenere l’attenzione costantemente alta sull’evoluzione meteorologica.
Lo dimostra l’ennesima allerta diramata da Arpae Emilia Romagna, che dalla mezzanotte del 25 settembre fino alla mezzanotte del 26, ha stabilito un livello di criticità giallo in relazione alla tenuta idrogeologica nell’area della pianura bolognese.
“Serve partire da un dato di fatto – è l’analisi del tecnico meteorologo Ampro Roberto Nanni –: l’atmosfera è ‘malata’. Il paragone sanitario calza a pennello, perché in questo contesto l’instabilità può diventare più imprevedibile e potenzialmente molto preoccupante. Non serve ricordare gli eventi della scorsa settimana, verificatisi ad appena un anno distanza dalla tragedia dell’alluvione del 2023.
Ora che ‘Boris’ è passato e con lui anche la perturbazione numero 6 che si sta ormai avviando a conclusione, restiamo comunque in una fase di forte variabilità. Usando un eufemismo, pare proprio che l’anticiclone che ci ha tenuto compagnia per lungo tempo, abbia ormai ‘tirato i remi in barca’.
La conseguenza è che resta un via vai di perturbazioni, la prossima delle quali è già annunciata a partire da queste ore in tutta l’Emilia Romagna. Nell’immediato, le rilevazioni non parlano di una situazione particolarmente critica, anche perché la durata dell’evento sarà piuttosto contenuta.
Tra giovedì e venerdì assisteremo invece a un altro passaggio che questa volta riguarderà prevalentemente la zona del Po, il settore occidentale della regione e i rilevi. E’ invece previsto bel tempo altrove, con temperature che resteranno gradevoli”.
In effetti un (ultimo?) assaggio di estate tornerà a farsi sentire portando il termometro oltre i 25 gradi, con punte che toccheranno anche i 28.
“Anche in questo caso però i cambiamenti saranno repentini – riprende Nanni – visto che in occasione dell’ultimo fine settimana di settembre servirà mettere di nuovo mano all’ombrello, in particolare nel corso della giornata di domenica. E’ ancora presto per avere indicazioni dettagliate sull’entità di questa perturbazione, in merito alla quale avremo dati più completi nelle prossime ore. Ci saranno anche vento forte e mare agitato, ma già da lunedì il quadro pare nuovamente destinato a mutare, col ritorno del sole”.
L’instabilità climatica all’inizio dell’autunno non è certo una novità; ciò che cambia, secondo Nanni, è piuttosto il contesto generale nel quale questa si colloca: “Gli effetti delle mutazioni del clima sono evidenti. Non è questione di voler essere catastrofisti, atteggiamento che peraltro non mi apparitene, ma il fatto che quella con la quale ci stiamo misurando sia soltanto la punta di iceberg ben più grande è un’ipotesi da tenere in seria considerazione. Purtroppo”.