Bologna, 27 ottobre 2024 – La 12esima allerta meteo consecutiva dal 16 ottobre in Emilia Romagna: è quella emessa da Arpae e Protezione Civile per la giornata di lunedì 28 ottobre.
Una giornata in cui non sono previste precipitazioni e lo stato di attenzione per criticità idraulica è legato alle conseguenze del maltempo dei giorni scorsi, legate al transito delle piene dei fiumi e alla fragilità idrogeologica delle zone collinari e appenniniche.
Quanto alle previsioni meteo, nella pianura emiliano romagnola tornano a far capolino i banchi di nebbia.
Tornando all’allerta, “la piena del Secchia, in attenuazione, transiterà lungo il tratto vallivo con livelli idrometrici ancora superiori alle soglie 1. – si legge nel bollettino -. La criticità idraulica nella zona F2 (pianura reggiana, ndr) è riferita alle problematiche presenti nel reticolo di bonifica”.
Quanto alle frane, “non si escludono occasionali fenomeni franosi sui versanti del settore montano caratterizzati da condizioni idrogeologiche particolarmente fragili”, continua la nota diffusa da Arpae.
La criticità idraulica sulle pianure rivierasche di Po è riferita al transito della piena, “con livelli superiori alle soglie 2 nell'asta occidentale e nei rami deltizi, dove è ancora in corso l'esaurimento della piena precedente, e superiori alle soglie 1 nell'asta centro-orientale”.
L’allerta meteo è arancione (criticità moderata) sulla pianura piacentino-parmense e lungo la costa ferrarese.
E’ invece gialla (criticità ordinaria) nella pianura ferrarese, modenese e reggiana.
Nebbia fitta dove e quando
Nella giornata di domani, lunedì 28 ottobre, i modelli Arpae prevedono “al mattino sereno o poco nuvoloso sui rilievi con cielo coperto in pianura per nubi basse e fitti banchi di nebbia. Ampie schiarite interesseranno la pianura dal pomeriggio ma, nel corso della sera, densi banchi di nebbia torneranno a formarsi nelle valli interne e su tutta la pianura”.
Le stesse previsioni meteo riguardano anche i giorni successivi, "tempo stabile con cielo in prevalenza sereno, ma con fitti banchi di nebbia sulle aree di pianura al mattino e dopo il tramonto”
Fino a sabato 2 novembre, data da cui è prevista una diminuzione delle temperature.
Le frane nel Bolognese
È la frana a Ca’ di Sotto nel Comune di San Benedetto Val di Sambro (Bologna) in questo momento il maggiore problema di carattere idrogeologico. La frana si è riattivata dopo aver interessato la zona circa 30 anni fa: è lunga un chilometro e mezzo, con un fronte largo 300 metri in progressivo movimento. In via precauzionale sono state evacuate nelle ultime ore una settantina di persone a monte e a valle della frana.
Al lavoro una decina di idrovore (di varie provenienze, tra cui Consorzio di bonifica, Misericordia, Aspi) per contenere l’innalzamento del livello del vicino invaso, fa sapere la Regione. Si stanno cercando tubazioni di grosse dimensioni per intervenire sulla portata del Sambro e garantirne lo scorrimento: le condotte già presenti infatti sono state danneggiate dall’avanzamento della frana.
Quali zone dell’Emilia Romagna sono ancora allagate?
In provincia di Reggio Emilia, fa sapere la Regione, proseguono i lavori di pompaggio delle acque nella zona di Novellara e man mano i volontari procedono con la fase delle pulizie. Ha chiuso di centro di accoglienza di Cadelbosco.
Nel ferrarese permane critica la situazione nella località di Campotto nel comune di Argenta, interessata nei giorni scorsi da una rottura arginale, non ancora chiusa per le difficoltà a raggiungere con i mezzi la zona, che risulta ancora allagata.
Tra Ferrara e Bologna si procede con lo svuotamento del Cavo Napoleonico (Reno) rallentato dalla piena di Po e dalla saturazione dei canali di bonifica.