Luca Lombroso, negli ultimi tempi abbiamo assistito a violenti temporali anche nei mesi primaverili.
Allerta gialla per temporali in Emilia Romagna – Grandine in Emilia Romagna: la mappa del maltempo del 22 maggio
Sono davvero fenomeni così impattanti o siamo noi a non essere abbastanza preparati al riguardo?
"Un po’ entrambi i punti di vista. Sono sicuramente fenomeni violenti e impattanti: basti pensare che in soli tre giorni di pioggia è caduta l’acqua corrispondente a tre o anche più mesi. Quello cui abbiamo assistito adesso è però un evento diverso, anche negli effetti, dall’alluvione dello scorso anno: è stato infatti un fenomeno concentrato, con crisi locali e non di vasta portata. Dunque, non siamo in presenza di un ‘bis’ dell’alluvione della Romagna, ma bensì di una problematica che esiste da anni e che da tempo era stata annunciata".
Ossia abbiamo delle ‘responsabilità’ anche noi?
"Non possiamo liquidare la cosa con ‘è stato un fenomeno eccezionale’: occorre maggiore presa di coscienza e dunque un intervento sotto un duplice livello, amministrativo, dal Comune alla Regione, allo Stato e appunto personale di comportamento dei cittadini che non possono trincerarsi dietro alla scusa del cambiamento climatico".
Cosa potrebbero fare i cittadini?
"A fronte di temporali come quelli di lunedì, non è semplicemente questione di pulizia dei tombini e dei fiumi: gli allagamenti si sarebbero comunque verificati. Semmai occorre decementificare: ad esempio io sono contrario alla realizzazione dell’autostrada Modena-Sassuolo. Occorre fare invece opere resilienti ai cambiamenti climatici piuttosto che andare dopo alla ricerca del colpevole".
Un anno fa l’alluvione, adesso temporali violenti: è una casualità o in realtà maggio non è il mese primaverile che tutti immaginiamo?
"Maggio è un mese piovoso, occorre sfatare il mito della primavera. Nel nostro territorio si hanno due picchi di piovosità: ottobre-novembre e maggio-giugno. Sono molti anni che a maggio piove tanto: a parte il caldo precoce del 2022, gli altri anni sono stati caratterizzati dalla pioggia, anzi nel 2015 sul Cimone è caduta più neve in maggio che in inverno. La pioggia e la grandine in questo periodo non solo anomali, ormai sono la nuova normalità. Certo 180 millimetri di acqua in tre ore sono molti, ma ricapiterà dobbiamo essere preparati".
Come ci si deve comportare in questi casi?
"Il 90% dei pericoli, in caso di temporale, deriva dal girare in macchina. Occorre fermarsi, aspettare che smetta di piovere, o almeno andare molto piano, ed evitare le zone allagate. Dobbiamo essere pronti a cambiare i piani di vita e di lavoro, dalla routine alla protezione, all’emergenza".