Bologna, 25 giugno 2024 - Maltempo in Emilia Romagna, continua a piovere sulla regione e la situazione è sempre più critica. L’allerta oggi diventa rossa per piene dei fiumi, temporali forti e possibili frane su parte della regione dalle 12, sarà valida fino alla mezzanotte: le precipitazioni potranno generare nuovi innalzamenti nei corsi d'acqua, già interessati dalle piene. Le zone più colpite dalle piogge saranno quella piacentino-parmense, la pianura modenese e quella reggiana.
Allerta arancione, con fenomeni quindi intensi ma meno pericolosi, sulla montagna emiliana centrale e la collina emiliana centrale. Allerta gialla nel resto della regione.
"Nel pomeriggio - si legge nel bollettino di Arpae e Protezione civile - sono previste condizioni favorevoli allo sviluppo di temporali forti, con possibili effetti e danni associati, più probabili sul settore centrale della regione, in esaurimento dalla sera. Nelle zone montane e collinari della regione sono possibili localizzati fenomeni franosi su versanti caratterizzati da condizioni idrogeologiche particolarmente fragili, ruscellamento sui versanti e rapidi innalzamenti dei livelli idrometrici nei corsi d’acqua minori. Le precipitazioni potranno generare nuovi innalzamenti nei corsi d'acqua, già interessati dalle piene, che nei tratti vallivi del settore centroccidentale raggiungeranno livelli prossimi o superiori ai franchi arginali o ai massimi storici registrati”.
Il reportage dalla collina reggiana tra allagamenti, frane e black out
Domani 26 giugno ancora allerta arancione
Maltempo senza tregua, le piogge continueranno anche domani ma con meno criticità. L'Arpae ha emesso un'allerta arancione per la pianura piacentino-parmense, modenese e reggiana oltre che per le zone di montagna e collinari dell'Emiliana centrale.
"Nel pomeriggio - spiega il bollettino - si prevede la possibilità di temporali sparsi e di breve durata, localmente anche di forte intensità, più probabili lungo la fascia appenninica, con possibili effetti e danni associati. Sono possibili innalzamenti anche sul reticolo idraulico minore. Si prevede la propagazione delle piene in atto nei tratti vallivi dei fiumi del settore centroccidentale, con possibile occupazione delle aree golenali ed interessamento degli argini". Nelle zone montane e collinari sono ancora possibili localizzati fenomeni franosi. Il codice colore arancione nel settore collinare montano centrale della regione è legato alle condizioni di diffusa criticità presenti sul territorio.
Allerta rossa, gialla e arancione: cosa significa
Il massimo livello di allerta è quello rosso, quando sono previsti fenomeni estremi, molto pericolosi per cose e persone. Per esempio prevede che inondazioni e frane siano numerose e di maggiore entità ed estensione. Per ciascuno dei tre scenari sussiste il pericolo, da occasionale a grave, per la sicurezza delle persone. L’allerta arancione prevede fenomeni più intensi del normale, pericolosi per cose e persone. Per esempio,sono possibili fenomeni di inondazioni e di frane e colate in contesti geologici critici.
L’allerta gialla invece può prevedere fenomeni localmente pericolosi: allagamenti di sottopassi, rigurgiti fognari, ma anche fenomeni critici, ma localizzati, come frane, piene improvvise e colate rapide.
Le previsioni meteo
"Ci troviamo in una situazione molto anomala rispetto al periodo estivo – spiega il meteorologo Ampro Roberto Nanni -, condizionata da un blocco anticiclonico sul Nord Europa e il Mediterraneo alle prese con una lacuna barica dove staziona, da domenica, un vortice di bassa pressione. Lo stesso continua a influenzare il tempo su gran parte delle nostre regioni, mantenendole avvolte in un’atmosfera molto instabile. Così, nelle prossime 48 ore, si attendono ancora rovesci e temporali localmente intensi, soprattutto al Centro-Nord, con criticità che la Protezione Civile prospetta in diverse aree".
“Da giovedì 27 – prosegue il meteorologo -, il tempo in miglioramento e caldo in aumento
La depressione è comunque in lento esaurimento, da giovedì, infatti, una spinta più dinamica proveniente dall’Atlantico la sposterà verso l’Europa orientale in via definitiva. Dopo la fase molto instabile in atto, l’anticiclone Nord-africano proverà un nuovo tentativo di rimonta sull’Italia, con il Centro-sud nel mirino seguito da un’ennesima ondata di caldo intenso. Dopo il crollo delle temperature che ha fatto scendere i termometri sotto le medie stagionali, da mercoledì, e ancor meglio da giovedì, la situazione atmosferica diventerà via via meno instabile e le temperature torneranno nuovamente a crescere anche al Nord, seppur restando ancora una volta ai margini della massa d’aria sahariana senza picchi particolari, ma associate a tassi di umidità comunque elevati”.
"Una pausa breve – dice Nanni – che potrebbe dividere l’Italia in due nel weekend del 29-30 giugno. L’evoluzione per la parte finale della settimana e di giugno, così come per l’inizio di luglio, resta incerta, anche se i modelli a nostra disposizione confermerebbero la tendenza ad una marcata divisione tra Nord e Sud Italia. Nella giornata di sabato (pomeriggio e sera) si profila un cedimento dell’alta pressione all’altezza delle regioni settentrionali, sotto la spinta da ovest di un’altra perturbazione atlantica (la n.10, l’ultima di questo mese), associata ad un peggioramento e ad una nuova veloce fase temporalesca. Allo stato attuale delle nostre conoscenze i fenomeni che a causa dei contrasti termici elevati potrebbero risultare anche violenti, dovrebbero interessare prevalentemente l’area a nord del fiume Po”.
E domenica? “Il fronte – conclude Nanni – dovrebbe aver già abbondano l’area alpina, lasciando un tempo in miglioramento e una giornata tutto sommato buona o discreta. Tuttavia, l’Atlantico in gran forma, sarebbe pronto a sfornare ulteriori impulsi perturbati dal comparto iberico che potrebbe investire le regioni settentrionali italiane con una nuova ondata di temporali per l’inizio di luglio. Su questa dinamica torneremo di certo ad aggiornarvi".