Ancona, 13 luglio 2021 - Le Marche non rischiano di finire in zona gialla. Lo assicura il Governatore, Francesco Acquaroli. "Per andare in zona gialla, - ricorda - con le normative attuali, occorre registrare 50 nuovi positivi settimanali ogni 100 mila abitanti. Mentre la media nazionale attualmente è di 11 nuovi positivi settimanali su 100 mila abitanti, nella nostra regione il dato ad oggi è di 14,45, cioè di fatto nell’ultima settimana abbiamo avuto in assoluto 51 nuovi positivi “in eccesso” rispetto alla media nazionale, circa 7 casi al giorno in più".
Spettro zona gialla, Acquaroli: "Basta spaventare i turisti" - Emilia-Romagna: la zona gialla è ancora lontana
Quindi, continua il Governatore in un post su Facebook, "attualmente siamo molto lontani dal raggiungere i numeri che ci potrebbero riportare in zona gialla e di fatto siamo in linea con la media nazionale".
Acquaroli aggiunge che "nonostante i dati così esigui, il numero dei tamponi che noi effettuiamo giornalmente, nel tentativo di individuare e tracciare i positivi, ha raggiunto anche i 3000 giornalieri proprio per cercare di circoscrivere il virus ed evitare eventuali focolai. Il numero dei ricoverati in questo momento per Covid nelle strutture sanitarie regionali è di 10 persone in tutto".
"Questa mattina sono stato raggiunto dalle telefonate allarmate degli operatori turistici che stanno registrando molteplici disdette con conseguenti riscossioni di caparre", informa. "Classificare una regione come potenzialmente a rischio per una differenza di circa 4 casi positivi settimanali ogni 100 mila abitanti, e ampiamente sotto il dato che farebbe scattare la zona gialla, non sembra prevenzione quanto piuttosto un allarmismo attualmente ingiustificato".
Il Governatore - quindi - si fa portavoce delle preoccupazioni degli operatori del comparto turistico dopo che le Marche, da alcuni giorni ormai, vengono indicate come regione sotto osservazione per l'incremento di contagi Covid.
Il presidente riferisce di aver chiamato il generale Figliuolo e il ministro Speranza. "C'è un rischio potenziale, c'è una pandemia globale quindi rischio c'è ma ci dobbiamo basare sui numeri e i numeri parlano in maniera chiara e inequivocabile. - aggiunge Acquaroli ribadendo l'assenza del rischio in questione -. Mi aspetto una collaborazione istituzionale che ho ricevuto telefonicamente e in tutte le maniere, mi aspetto che ci aiutino a raccontare la situazione per quella che è".