Ancona, 5 gennaio 2022 - "Nelle Marche la variante Omicron ha superato per numero di contagi la Delta". A darne notizia è il virologo Stefano Menzo. Il professore, direttore del Laboratorio di Virologia degli Ospedali Riuniti di Ancona, spiega che "la variante Omicron è divenuta prevalente sulla Delta. In altre regioni era già successo prima di Natale, mentre nelle Marche il superamento è avvenuto negli ultimi giorni dell’anno". "La prevalenza di Omicron sui contagi rilevati nella regione è attorno al 60%", mentre la Delta scende a quota "40%", ma secondo il virologo "in un paio di settimane la variante andrà a soppiantare la precedente (Delta, ndr)".
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"L’impatto clinico della pandemia si sta sempre più riducendo perché la variante Omicron, pur se maggiormente diffusiva, è quella che più delle altre sta incontrando una popolazione più immunizzata al virus rispetto al passato, grazie alla vaccinazione contro il SARS-CoV-2 e all’aumento del numero dei contagi", continua Menzo. "A parità di numero di infezioni - spiega il virologo - rispetto al passato abbiamo meno infezioni gravi, meno ricoveri e meno morti, ma questo non significa che il virus è diventato più buono, ciò dipende probabilmente dal fatto che la variante sta attecchendo su una popolazione più immunizzata". Secondo il virologo, l’incremento dei ricoveri negli ospedali, pur se presente "è meno vistoso rispetto al passato".
Sulla possibile evoluzione della pandemia, dichiara "avremo ancora per un pò un incremento delle infezioni, salvo interventi normativi restrittivi, dopodiché si arriverà ad un numero di contagiati tale da permettere, anche tra i non vaccinati, l’instaurazione di una immunità di gregge da infezione naturale, e questo consentirà piano piano di ridurre il numero delle infezioni e dei ricoveri. Un processo che potrà durare anche qualche mese".
Proprio per colpa di Omicron il virus galoppa senza freni. (qui il bollettino). Ieri sono state cinque le vittime. Si tratta di due donne del Fermano tra cui una 86enne di Trecastelli (Ancona). Il totale dei morti da inizio pandemia nelle Marche, ricorda la Regione, è ora di 3.265. Il capoluogo di regione Ancona e la provincia di Pesaro Urbino hanno registrato finora 1.039 decessi ciascuna di persone residenti. Nell’ultima giornata frenata dell’aumento di ricoveri: +2 (ieri +9) degenti con totale aggiornato a 288. -1 paziente in Terapia intensiva (53), -1 in Semintensiva (50) e +4 in reparti non intensivi (185); 21 dimessi. I nuovi casi di coronavirus in 24ore sono 1.601 e l’incidenza sale a 668,57. Complessivamente le persone in isolamento domiciliare hanno raggiunto quota 21.320 (+1.325). Il totale di positivi cresce sensibilmente (8.666; +527) mentre i guariti/dimessi ora sono 137.976 (+1.069).
Gli ospiti di strutture territoriali si assestano a 135 e 62 sono le persone in osservazione nei Pronto soccorso. In un giorno sono 1.601 i nuovi casi di coronavirus nelle Marche e l’incidenza sale ancora, a 668,57 (ieri 635,07). Molto alto il numero di tamponi/test eseguiti (olt re 23.600) con una percentuale di positivi tra gli 11.286 tamponi del percorso diagnostico di screening del 14,2%. Lo fa sapere l’Osservatorio epidemiologico regionale che dà conto di 661 casi registrati in provincia di Ancona. Le persone con sintomi sono 334; ci sono poi 381 contatti stretti di positivi. Il maggior numero assoluto di contagi nella fascia 25-44 anni (493); per numero di casi seguono le fasce d’età 45-59 anni (369) e 19-24 anni (210) e 60-69 anni (141). In un giorno sono 287 i contagiati tra giovani di età compresa tra zero e 18 anni. Nel dettaglio il totale di tamponi è 15.346 (11.286 nel percorso diagnostico e 4.060 nel percorso guariti) a cui si sommano 8.272 test antigenici (3.188 positivi).