Ancona, 5 luglio 2021 - Sono solo 4 i positivi al Coronavirus rilevati nelle Marche dopo il boom di contagi registrato nei giorni scorsi (l’altro ieri erano 41), in particolare nel sud della regione. Un numero bassissimo che però è legato anche a quello delle nuove diagnosi: appena 341, rapporto positivi/testati 1,2%. Non ci sono casi nelle province di Macerata, Fermo e Ascoli Piceno, mentre sono stati registrati 1 caso nella provincia di Ancona, 1 in quella di Pesaro Urbino e 2 fuori regione.
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Secondo il Servizio Sanità della Regione Marche, "nelle ultime 24 ore sono stati testati 755 tamponi: 341 nel percorso nuove diagnosi (di cui 114 screening con percorso Antigenico) e 414 nel percorso guariti (un rapporto positivi testati del 1,2%)". I 4 nuovi casi comprendono 1 soggetto sintomatico e 3 contatti stretti di casi positivi. Nel percorso Screening su 14 test antigenici effettuati non sono stati rilevati soggetti positivi.
La domenica all’insegna del tampone mio non ti conosco ha fatto tirare un sospiro di sollievo al presidente della Regione Francesco Acquaroli che cerca di tranquillizzare i suoi concittadini marchigiani: "Sulla presenza della variante Delta nelle Marche c’è un tracciamento molto dettagliato". E ancora: "Se letti tutti insieme sono certamente numeri importanti, che ci devono richiamare all’attenzione - ha aggiunto -. Però il tracciamento sta producendo i suoi effetti e limiterà molto la diffusione della variante".
L’appello del governatore regionale è alla massima attenzione: "Se questo focolaio non fosse limitato a una sola città, ma incidentalmente dovessero svilupparsi altri focolai come questo, facciamo il caso di uno per provincia, torneremmo per forza di cose in zona gialla". Aggiunge il presidente Acquaroli: "Basta una semplice svista che coincide nello stesso arco temporale - ha concluso - e il danno economico sarebbe grave e la libertà di tantissima gente compromessa".
D’altra parte a tenere alta l’attenzione è l’incidenza di Ascoli Piceno: passata da 2 a 50,8 casi settimanali. La particolarità a livello provinciale ripropone il caso Marche anche a livello estivo. Complice l’entrata di botto della variante Delta in regione. Oltre ad Ascoli ci sono anche situazioni pericolose a Caltanisetta e L’Aquila; a Crotone e Caserta; la solita Piacenza con Pordenone e Lecce.
"Fino ad ora il fenomeno è stato transitorio – dice il centro epidemiologico regionale – e i focolai che ci sono e si ripetono sono stati rapidamente circoscritti". La campagna vaccinale mantiene risultati positivi e le Marche hanno raggiunto le 900 mila vaccinazioni. I dubbi riguardano soprattutto il futuro, vito che attualmente ci sono altri 48mila marchigiani prenotati per il vaccino e 450mila ancora da vaccinare e non registrati da nessuna parte.
"Adesso chi vuole fare il vaccino – sottolinea l’assessore Filippo Saltamartini – ha diverse opportunità e può rivolgersi alle farmacie dove tutti possono trovare il vaccino che vogliono".
In realtà, dopo aver messo in sicurezza tutti i grandi anziani e una parte consistente degli over 60 anni, molti cittadini delle Marche aspettano il posta estate per completare la vaccinazione evitando di incappare nel virus per la complicità delle varianti, a cominciare dalla Delta. Dalla Regione si ribadisce che "per ora non ci sono condizioni di contagi che possono far pensare ad una modifica della colorazioni territoriale".
"E’ evidente – aggiungono dalla Regione – che i focolai in spiaggia sono stati creati in fasce d’età non sottoposte a vaccinazione e con assembramenti notevoli pur in spazi aperti. Altri focolai sono scontati... Ma l’importante è che si tracci con attenzione ogni caso di contagio".