Ancona, 29 giugno 2021 - Al momento sono in tutto cinque, nelle Marche, i soggetti positivi al Covid-19 nella variante Delta (quella indiana): tre quelli individuati in provincia di Macerata, due dei quali ricoverati all’ospedale "Murri" di Fermo, uno in provincia di Ascoli e uno a Senigallia, in provincia di Ancona. La percentuale della variante in regione è attestata al 13,7%, in un contesto che, fortunatamente, vede ancora i contagi in discesa.
"Stiamo verificando eventuali cluster connessi ai contesti famigliari dei vari contagiati con la Delta", spiega l'assessore regionale alla Sanità Filippo Saltamartini. Intanto il laboratorio di Virologia degli Ospedali Riuniti di Torrette, guidato dal professor Stefano Menzo - riferisce ancora l'assessore - "sta cercando, a più ampio raggio, la possibilità di isolare cluster di variante Delta. Però - osserva l'assessore - dobbiamo tener conto che buona parte di persone Covid-positive sono asintomatiche e il problema sorge quando viene trasmesso a persone che poi manifestano i classici sintomi2.
Va evidenziato che i casi della variante Delta sono cercati attraverso un sistema "random", cioè attraverso un campione di tamponi rispetto al totale di quelli risultati positivi. Ciò significa, in altre parole, che i casi possono essere (e sicuramente sono) di più, ma non tali, per adesso, da compromettere la positiva tendenza di fondo. I dati aggiornati della provincia di Macerata confermano un quadro confortante: 26 Comuni Covid-free, 19 con un numero di positivi inferiore a 5. Dei dieci Comuni rimanenti, soltanto quattro hanno un numero di positivi a due cifre, peraltro basso: Civitanova (18), Macerata (26), Matelica (11), Serravalle di Chienti (16). Dunque, perché preoccuparsi? Alessandro Chiodera, primario di malattie infettive a Macerata, sottolinea come per ora la variante Delta abbia un peso modesto, confermato dal fatto che il numero dei contagi continua a diminuire. Richiama però l’attenzione su un altro fatto.
"A quanto dicono, è molto contagiosa, e su questo bisogna porre attenzione – dice –. Per ora, però, non abbiamo la situazione della Gran Bretagna, dove è già diventata dominante e i contagi sono tornati ad aumentare". Per ora. Ma nelle prossime settimane? È pacifico che questa variante diventerà dominante anche in Italia, ma nessuno può dire con quale effetto sui contagi: se ci sarà un’esplosione o meno dipende soprattutto dal comportamento più o meno responsabile che tutti sapremo tenere, al di là del fatto che ormai tutti gli italiani sono in zona bianca. Ma dipende anche dall’andamento della campagna vaccinale, visto che chi ha ricevuto entrambe le dosi del vaccino è sostanzialmente coperto contro l’infezione da Covid-19, anche rispetto a questa variante. Nel caso, poi, dovesse essere contagiato, un vaccinato non correrebbe rischi particolari, la malattia si svilupperebbe in forma lieve: dunque, più vaccinazioni si fanno e meglio è.
E questo dipende non solo dalla disponibilità delle dosi, ma anche dalle persone che devono decidere di vaccinarsi. Nelle Marche, tanto per citare qualche dato, nella fascia d’età tra 50 e 59 anni, su una platea di 240.946 persone, a oggi hanno ricevuto la prima dose in 159.173 (66,06%); nella fascia d’età tra 40 e 49 anni, invece, hanno ricevuto la prima dose in 119.187 su 221.299, cioè il 53,86%. E si tratta di valori al di sotto, di quanto ci si aspettava.