Ancona, 21 novembre 2022 - Prosegue la sequenza sismica a largo della costa marchigiana, dopo la scossa di magnitudo 4.3 registrata ieri. Insieme alla paura, cresce così anche la conta dei danni agli edifici che il terremoto sta causando. Da quando è iniziata l'emergenza sono 1934 le costruzioni che risultano lievemente danneggiate nelle Marche, di cui 1.760 ad Ancona e 174 a Pesaro. In totale, sono 55 le inagibilità, 32 ad Ancona e 23 a Pesaro; solo ieri, nel capoluogo, i vigili del fuoco hanno dichiarato inagibile un edificio in via Maggini. Sono in tutto 2.728 gli interventi dei vigili del fuoco legati a questa emergenza specifica: 2.058 nell'Anconetano e 670 a Pesaro Urbino.
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Ieri mattina alle 6:20 una delle scosse più forti dall'inizio della scia sismica iniziata il 9 novembre, con due sismi 5.5 e 5.2 a distanza di un minuto l'uno dall'altro, alle 7.07 e 7.08. Dalla Sala di Sorveglianza Sismica Ingv di Roma è stato localizzato un terremoto di magnitudo 4.3 al largo della costa marchigiana Pesarese, a circa 21 km da Fano e Senigallia, a una profondità di 10 km. Si è trattato della terza scossa sismica più intensa dopo quelle del 9 novembre, avvertita in diversi comuni della costa marchigiana, in particolare tra Pesaro ed Ancona. Anche nella notte sono state localizzate nuove scosse, la più forte di magnitudo 2.4 alle 7:53 con epicentro al largo della costa Pesarese a 8 km di profondità, a 29 km da Fano, 33 da Pesaro e 47 da Ancona.