Ancona, 19 novembre 2024 – "Vittoria. In Emilia-Romagna si conferma nettamente il buon governo con un grande sindaco come Michele de Pascale. In Umbria si cambia con un’altra sindaca (Stefania Proietti, ndr) straordinaria, che riconquista la Regione. Marche, arriviamo!"
Per l’eurodeputato del Pd Matteo Ricci, la doppietta del centrosinistra suona come un avviso di sfratto al centrodestra di Francesco Acquaroli a un anno dalle elezioni regionali. "È evidente che la vittoria in Umbria ha un impatto simbolico molto forte", esulta l’ex sindaco di Pesaro, mister preferenze alle europee (106mila, 52mila nelle Marche) e per molti candidato in pectore del centrosinistra, anche se di candidature non vuole parlare, perché "è prematuro e ne ragioneremo più avanti".
"L’Umbria – avverte Ricci – è stata la prima regione a svoltare a destra in maniera netta cinque anni fa ed è molto importante la vittoria di Stefania Proietti, perché dimostra che una regione mal governata dalla destra può vedere un cambio di governo dopo cinque anni. Ed è quello che noi prevediamo avverrà nelle Marche, dove c’è un giudizio negativo sulla giunta Acquaroli. Intanto vincono due ottimi sindaci. E si vince con un’alleanza larga a trazione Pd". Chiaro il messaggio? Per Chantal Bomprezzi, segretaria regionale di un partito che pare pacificato dopo anni di turbolenze, "si vince anteponendo al populismo e alla filiera di partito l’attenzione per la comunità e i bisogni concreti dei cittadini, con un progetto ampio e inclusivo. In Umbria ha perso il malgoverno della destra, e questo ci dà fiducia per le Marche".
Insomma, il Pd ci crede, ma dalle parti del centrodestra di governo non ci si scompone più di tanto, tutt’altro. Intanto perché i conti non sono quelli che fanno Ricci e soci, secondo la senatrice Elena Leonardi, coordinatrice regionale di Fratelli d’Italia. "Anzi, se guardiamo alla sequenza completa delle regionali, la bilancia pende a favore del centrodestra. E se poi prendiamo le ultime tornate amministrative – ribatte –, possiamo dire di avere strappato alla sinistra una roccaforte dietro l’altra (Ancona, Porto Sant’Elpidio, Fano, Recanati, Osimo). Ecco, questo è il trend nei quattro anni di governo delle Marche e io lo interpreto come un segnale di apprezzamento verso l’operato della giunta regionale". Come a dire: di che cosa dovremmo preoccuparci? Sul piatto c’è già da tempo la candidatura bis del governatore Acquaroli blindata da Fratelli d’Italia, che ha la golden share sulla coalizione.
"Nessuno la mette in discussione e non ci sarebbe nessun motivo per farlo – è netta Leonardi –. È sotto gli occhi di tutti l’ottimo lavoro fatto in questi anni a livello di infrastrutture, aeroporto, turismo, riforma della sanità, e l’intento è di continuare a lavorare per portare avanti il processo di cambiamento che ci hanno chiesto i machigiani". E le regionali? "Noi siamo fiduciosi".