Ancona, 27 settembre 2022 - Toni moderati, nessuna esultanza anche se i numeri lo avrebbero consentito. Il governatore delle Marche Francesco Acquaroli sembra voler mandare il messaggio ‘testa bassa e lavorare’. Un atteggiamento forse dovuto anche alla tragedia dell’alluvione, che ha colpito dieci giorni fa le Marche, e l’Anconetano in particolare, con dodici vittime e ancora un disperso. Il presidente ha trascorso la nottata di domenica senza rilasciare dichiarazioni. Poi, nel tardo pomeriggio di ieri, nell’attesa del quadro definitivo degli eletti, ha commentato come "la prima impressione è quella di un risultato storico per la coalizione di centrodestra nelle Marche".
Storico anche perché in regione alla Camera il centrodestra ha trionfato con il 44,63% dei consensi contro il 26,69% del centrosinistra. Fratelli d’Italia è il primo partito in tutti e quattro i collegi uninominali marchigiani. Sostanzialmente il copione non cambia al Senato.
Elezioni 2022, eletti Marche: ok Carloni, Latini e Castelli. Resta fuori la Vezzali
"Un risultato che conferma in maniera netta, chiara e inequivocabile – rimarca Acquaroli – anche l’apprezzamento e la fiducia per il lavoro iniziato nel 2020, che oggi si rafforzerà con una folta rappresentanza marchigiana in Parlamento. Continuiamo a lavorare nella certezza che le azioni messe in campo saranno sempre più palesi e chiare a tutti. Le elezioni politiche non sono completamente sovrapponibili alle regionali, ma l’indicazione che emerge ci rafforza nella consapevolezza di quanto stiamo costruendo". Il governatore ha perso con questa elezione tre assessori eletti al Parlamento: Mirco Carloni e Giorgia Latini della Lega e Guido Castelli di FdI. Tutti pezzi da novanta dell’esecutivo, che adesso Acquaroli vuole sostituire nel più breve tempo possibile per fare tornare nella piena attività la giunta. C’è chi giura che entro il fine settimana tutto sarà definito. Intanto sono già in campo gli esponenti di Lega e FdI pronti ad entrare. A prendere il posto dell’ascolano Castelli dovrebbe essere l’anconetano Carlo Ciccioli, attuale capogruppo in Consiglio: "Io assessore? Dovrebbe essere nell’ordine delle cose, ma la politica spesso è imprevedibile, quindi l’ordine delle cose talvolta muta. Avrò un ruolo centrale; questo sicuramente". E per lui sarebbe pronta la delega al Bilancio.
In casa Lega sono tranquilli di non avere sorprese dopo il risultato deludente delle urne. "C’è un accordo con il presidente Acquaroli che risale alla candidatuta di Carloni e Latini – spiega l’onorevole Riccardo Marchetti commissario del partito di Salvini nelle Marche –: se fossero stati eletti, le due caselle sarebbero sempre rimaste a noi, anche perché il risultato delle regionali non cambia a prescindere da quanto accaduto domenica". E anche in questo caso i giochi sembrerebbero fatti. Il consigliere ascolano Andrea Antonini entrerebbe in giunta con le deleghe che erano di Carloni, quindi dallo Sviluppo economico, all’Agricoltura fino all’Internazionalizzazione, mentre la vicepresidenza della giunta regionale potrebbe andare all’assessore Filippo Saltamartini. Resta la quota rosa. Al posto della Latini ecco Daniela Tisi, che andrebbe a Cultura e Sport. Non eletta alle regionali di due anni fa, era stata già in predicato di entrare nell’esecutivo, potendo contare su un curriculum di tutto rispetto nel settore museale e non solo. A restare fuori sarebbe Mauro Lucentini, anche lui fermano. Eletto consigliere regionale due anni fa, lasciò il posto perché subentrante in Parlamento.
Poi la caduta del governo Draghi e la mancata rielezione confermata ieri. Per lui si è parlato di un possibile recupero nella giunta, ma sembra un’ipotesi al momento lontana.