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Novavax Marche, al via le prenotazioni dal 23 febbraio

Si possono fare sulla piattaforma Poste. Dal 1° marzo si parte anche con la quarta dose per gli immunodepressi

Da domani nelle Marche si potrà iniziare a prenotare il nuovo vaccino, Novavax

Da domani nelle Marche si potrà iniziare a prenotare il nuovo vaccino, Novavax

Ancona, 22 febbraio 2022 - Nelle Marche al via da domani le prenotazioni per la somministrazione del nuovo vaccino Novavax, su base proteica come i vaccini antinfluenzali, in attesa dei rifornimenti dopo i quali inizieranno le inoculazioni. Ad annunciarlo l'assessore regionale Filippo Saltamartini a margine del Consiglio Regionale. Il Novavax, ipotizza l'assessore, dovrebbe giungere nelle Marche "all'inizio del prossimo mese: non appena avuto il rifornimento - aggiunge - procederemo alla somministrazione per quanti vorranno vaccinarsi con Novavax. Molte persone mi hanno contattato personalmente: finora hanno resistito alla vaccinazione per ricevere la somministrazione di questo nuovo farmaco".

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Prenotare il vaccino Novavax: come fare

La prenotazione potrà essere effettuata attraverso la piattaforma Poste finora utilizzata per tutte le vaccinazioni, con la selezione di uno dei Punti Vaccinali di Popolazione dedicati a questo vaccino. Al momento della registrazione saranno indicate le informazioni circa il luogo e la data per la somministrazione. Nelle Marche i soggetti maggiori di 12 anni non vaccinati e che non sono stati positivi negli ultimi 5 mesi sono 54.155.

Novavax: cos'è e come funziona

Novavax è l'ultimo, in ordine di arrivo, dei vaccini contro il Covid-19. A differenza di altri come Pfizer o Moderna, non utilizza la tecnica del messaggero mRna, bensì la tecnologia delle proteine ricombinanti. Una tecnica più vecchia e già usata in vaccini contro l'epatite B o il papilloma virus. Si tratta di una vaccinazione che prevede un ciclo vaccinale primario di due dosi a distanza di tre settimane l’una dall’altra.

Si tratta del primo vaccino 'proteico', il cui funzionamento differisce dagli altri finora utilizzati. In pratica istruisce il sistema immunitario della persona che lo riceve a difendersi da un’eventuale infezione da Sars-cov-2, ma ciò avviene grazie all’azione di proteine purificate presenti al suo interno che sono selezionate per produrre la risposta immunitaria. Queste nanoparticelle contengono copie della proteina spike di Sars-cov-2 e un adiuvante in grado di innescare la risposta immunitaria.

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Quarta dose per immunodepressi: al via dall'1 marzo

"Per quanto riguarda la quarta dose per immunodepressi", intanto, comunica ancora Saltamartini, dopo la circolare di ieri del commissario Figliuolo, "cominceremo la somministrazione dal primo marzo: lo faranno gli ospedali e i centri dove queste persone sono allocate".  Un’ulteriore dose di vaccino come richiamo (“booster”) per tutti i soggetti con marcata compromissione della risposta immunitaria che hanno già ricevuto una dose addizionale a completamento del ciclo vaccinale primario, nell’ambito della campagna di vaccinazione anti Covid-19. Il via libera alla somministrazione della quarta dose di vaccino viene dal Commissario straordinario per l’attuazione e il coordinamento delle misure di contenimento e contrasto dell’emergenza epidemiologica Covid-19, Francesco Paolo Figliuolo, che ha recepito una circolare della Direzione Generale della Prevenzione Sanitaria del 20 febbraio 2022 del Ministero della Salute, CSS, AIFA e ISS, secondo le linee del CTS. La quarta dose potrà essere somministrata nello specifico ai soggetti di età pari o superiore a 12 anni, che abbiano già completato il ciclo vaccinale primario con tre dosi (di cui la terza addizionale), dopo un intervallo minimo di almeno quattro mesi (120 giorni) dalla dose addizionale stessa.

Nelle Marche, secondo i dati del Ministero, la platea di soggetti con marcata compromissione della risposta immunitaria consta di 20 mila persone.

In tema durata vaccini, l'assessore ha anche detto: "L'Aifa ha ripetuto che la validità, soprattutto per fasce d'età sotto i 50 anni, ha una durata non superiore ai quattro mesi dunque dobbiamo verificare quello che succede". Ma, ricorda, c'è il pericolo di varianti che possano emergere in "parti del mondo in cui i vaccini non sono utilizzati" e dunque la guardia "resta alta". "Nel piano inviato al ministero - riferisce l'assessore - non smantelliamo i punti di vaccinazione ma li alleggeriamo con il personale che viene restituito alle cure dei pazienti".