Ancona, 12 ottobre 2021 - Il 15 ottobre è alle porte: e allora per lavorare sarà obbligatorio il Green pass. Fino al 31 dicembre, chi non può vaccinarsi potrà fare il tampone gratis, mentre per tutti gli altri il costo sarà di 15 euro, che scende a 8 per i minorenni. Anche se nelle Marche la copertura vaccinale è piuttosto estesa, c’è una fetta di lavoratrici e lavoratori che non si è immunizzata e deve ricorrere al tampone.
Di conseguenza, in questi giorni, è aumentata in maniera esponenziale la richiesta alle farmacie di fare il tampone. L’esito del tampone molecolare, lo ricordiamo, ha una durata di 72 ore: 48 ore per il tampone rapido.
Green pass obbligatorio: dove serve e dove no
Le farmacie – ci racconta Andrea Avitabile (nella foto), presidente di Federfarma Marche – si stanno attrezzando per organizzare e gestire il maggiore flusso dei prossimi giorni confermato già dal netto aumento delle prenotazioni. E a partire da venerdì, il checkpoint tamponi gestito da Kos si sposta dal terminal arrivi al terminal partenze dell’aeroporto di Ancona e verrà implementato l’orario. L’obiettivo è andare incontro alle esigenze dei lavoratori. Il checkpoint sarà aperto dal lunedì al sabato dalle 7 alle 17 e la domenica dalle 15 alle 19.
Green pass lavoro: perché si parla di rischio caos dal 15 ottobre - Long Covid e fibromialgia: il legame scoperto dagli esperti del Rizzoli di Bologna "Le farmacie marchigiane stanno lavorando per rispondere alle esigenze dei cittadini e dare maggiori servizi in relazione all’aumento dei tamponi per il green pass obbligatorio sui luoghi di lavoro". Così Andrea Avitabile, presidente di Federfarma Marche. Che è anche convinto che le 540 farmacie regionali potranno reggere l’urto del 15 ottobre.
Vero, presidente? "Intanto noi abbiamo concluso il periodo estivo con trentamila tamponi al mese. Registrando già un notevole incremento nelle ultime settimane per l’obbligo di green pass in diverse categorie professionali". Un obbligo di green pass che da venerdì 15 ottobre sarà allargato a tutti i luoghi di lavoro. "Partiamo da un dato generale, il tampone non può essere considerato come totale alternativa al vaccino. Chi la pensa così sbaglia soluzione sia per il lavoro che per la salute. Non c’è un’alternativa credibile attraverso un esame che costerà a chi lo sceglie dei soldi e per le farmacie propone un lavoro in più che non è certo automatico". Si pensa di allargare il personale e gli orari delle farmacie per fare i tamponi. "A parte che il personale in più non si trova: né per i farmacisti né per gli infermieri. L’allungamento degli orari è possibile in alcune farmacie, ma non in tutte. Ad esempio, si possono fare i tamponi nella chiusura pranzo, oppure anticipare alle 7 in alcuni giorni particolari". Ma... "Non possiamo creare un sistema che possa portare alla creazione di file negli altri servizi per fare più tamponi. Noi ci siamo, ma le 540 farmacie marchigiane non possono organizzare i loro esercizi solo per i tamponi". Per completare la procedura di tampone sono necessari da 12 a 15 minuti. "Certo, partendo dalla registrazione del cliente, poi la tamponatura, sviluppo dell’esame, la pubblicazione del risultato e il rilascio in stampa del green pass valido per 48 ore. È chiaro che è una procedura che non può essere ripetuta per settimane al costo di 15 euro per adulti e 8 euro per i bambini". Quindi, lei ha dubbi sui costi? "Ci sono delle farmacie che fanno offerte di pacchetti, vedremo se sarà possibile far qualcosa a livello di costo, ma non è una pratica che si può favorire in alternativa alla vaccinazione".