LUCIA GENTILI
Economia

Terremoto nelle Marche: per le chiese in arrivo 2,7 milioni dal Pnrr

I fondi per la messa in sicurezza dei luoghi di culto sono tutti destinati alla provincia di Pesaro Urbino. 900mila euro saranno solo per la chiesa di San Giovanni Battista a Monte Grimano Terme

A sinistra: Santa Maria di Reclauso a Monte Cerignone. A destra: Chiesa di San Giovanni Battista in Monte Tassi a Monte Grimano Terme. Nel tondo il ministro Sangiuliano

A sinistra: Santa Maria di Reclauso a Monte Cerignone. A destra: Chiesa di San Giovanni Battista in Monte Tassi a Monte Grimano Terme. Nel tondo il ministro Sangiuliano

Monte Grimano Terme, 23 maggio 2024 - Il Ministero della cultura ha assegnato 2.740.000 euro per l’adeguamento e la messa in sicurezza sismica nei luoghi di culto delle Marche, in attuazione del Pnrr, Piano nazionale di ripresa e resilienza. Su un totale di 129,3 milioni di euro per 167 edifici sparsi in tutta Italia.

Quali chiese beneficeranno dei fondi

E tutte le chiese marchigiane che beneficeranno di queste risorse appartengono alla provincia di Pesaro Urbino. Zoomando: 270mila euro alla Chiesa di San Leo a Carpegna; 170mila alla Chiesa (campanile) di San Biagio e 240mila alla Chiesa di Santa Maria di Reclauso a Monte Cerignone; la fetta più grossa, 900mila euro alla Chiesa di San Giovanni Battista in Monte Tassi a Monte Grimano Terme.

E ancora, 660mila alla Chiesa di San Biagio e 215mila alla Chiesa di Sant'Angelo alle Petrelle a Piandimeleto. Infine 285mila euro alla Chiesa (campanile) di San Martino in Piagnano a Sassocorvaro Auditore.

Il decreto

Il decreto è firmato dal segretario generale del Mic Mario Turetta e, al momento, è alla registrazione degli organi di controllo. “Questo piano di nuovi interventi, da Nord a Sud, ci permette di continuare a dare concretezza ai nostri progetti di tutela e valorizzazione – ha dichiarato il ministro della cultura Gennaro Sangiuliano –. Si tratta di luoghi identitari che testimoniano cultura e storia dei territori e che richiamano turisti di ogni parte del mondo. Abbiamo il dovere non solo di metterli in sicurezza, ma di farne un'occasione di sviluppo socio-economico”.