Ancona, 4 gennaio 2025 – Saldi e sconti hanno già iniziato ad affollare le vetrine dei negozi delle Marche, visto che da oggi, sabato 4 gennaio, partiranno ufficialmente in regione gli sconti invernali. Ad attendere i cittadini marchigiani ci sono mesi di shopping e offerte che dureranno fino al primo marzo, secondo le linee guida regionali.
Secondo le stime dell'Ufficio Studi Confcommercio sedici milioni di famiglie si dedicheranno allo shopping scontato con una media di 307 euro a famiglia. La previsione parla di una spesa per persona di circa 138 euro, per un giro di affari totale di 4,9 miliardi di euro.
I negozianti marchigiani però non sembrano essere del tutto ottimisti. “I commercianti dai saldi non si aspettano più nulla – commenta Arianna Trillini, la presidente Cna provinciale di Ascoli Piceno che fa il punto sulla situazione regionale -. Non si aspettano più nulla perché purtroppo per garantire un'attività ai negozi tradizionali bisogna sempre avere attivi una serie di promo e sconti costanti. Anche quando non ci sono i saldi c'è sempre un'attenzione al prezzo, alla convenienza, all'omaggio, e quindi l'attività di promozione è sempre molto importante. Non penso che ci siano grosse aspettative per questi saldi, perché i consumi sono molto frenati e nel quotidiano le persone prediligono il low cost, articoli davvero usa e getta che costa poco e che ha bassa qualità. Con il Natale invece, insomma si assiste anche all’acquisto di prodotti più importanti. Speriamo che continui anche con i saldi”.
Sono sbagliati gli acquisti?
“Bisognerebbe avere una maggiore sensibilità nell'acquisto, perché un acquisto consapevole da parte del consumatore aiuterebbe anche la vendita nei negozi tradizionali che curano la selezione, la creazione del prodotto, le materie prime, la sostenibilità e l’importanza del territorio. Sostenere le imprese locali anche con acquisti consapevole è fondamentale per l'economia di dove si vive”.
C'è un prodotto di punta che sta piacendo e che sarà centrale per i saldi?
“Sta avendo importanza la personalizzazione, cioè creare un prodotto che sia più l'espressione di chi lo indossa. Questo favorisce anche la creazione di un rapporto con il cliente, un canale diretto in modo che anche lui possa esprimersi nel prodotto che poi viene acquistato”.