Ancona, 12 luglio 2023 – “Un esempio, un modello di quello che possiamo e vogliamo fare, di quello che il Made in Italy, il sistema Italia è in condizione di realizzare con gli investimenti significativi grazie anche al supporto pubblico, come doveroso, in un ecosistema estremamente favorevole alla crescita del Made in Italy in settori che sono di orgoglio della nostra produzione e del nostro lavoro”. Da Ancona il ministro per le Imprese e il Made in Italy Adolfo Urso ha elogiato i primi due contratti di sviluppo per grandi investimenti finanziati con il programma Next Appenino e ideati da Ariston Group e Lube.
I progetti Ariston e Lube
Si tratta di progetti che interessano le aree ferite dai sismi del 2009 e 2016 e che sapranno coniugare bene le sfide della transizione economica, ecologica e digitale, dell'occupazione e della crescita delle imprese. Urso ha fortemente insistito sul contrasto alla delocalizzazione, ritenendo al contrario necessario favorire l'internazionalizzazione delle imprese. “In questo modo si può sicuramente intercettare al meglio gli investitori stranieri – ha osservato il rappresentante dell'Esecutivo Meloni – che vogliono realizzare i loro obiettivi nel nostro Paese avendo, ad esempio delle aziende italiane che hanno saputo conquistare una leadership nel settore, per esempio delle cucine in Italia (Lube, ndr), e un'altra azienda come Ariston che ha dimostrato come si possa creare una grande multinazionale che rimane fortemente saldamente con i piedi qui nel nostro territorio. Due esempi, due modelli che vogliamo portare all'attenzione nazionale, di qui la mia presenza oggi, ma di più, a quella dei tanti che guardano nostro Paese per costruire i loro sogni produttivi”. I progetti favoriranno ricostruzione e rigenerazione urbana nell'Italia centrale e nel cratere, dove hanno sede le due aziende. Grazie a incentivi per circa 46 milioni di euro, saranno generati nel territorio marchigiano investimenti per circa 190 milioni di euro.
Ariston Group, azienda tra i leader mondiali del comfort termico sostenibile basata a Fabriano, impegnerà circa 100 milioni, a fronte di circa 16 milioni di contributo. L'impegno di Ariston Group è di continuare a crescere nelle Marche attraverso un piano di investimenti focalizzato sulle tecnologie rinnovabili e ad altissima efficienza, rafforzando l’infrastruttura e investendo in ricerca e sviluppo per accelerare l’innovazione di prodotto e di processo. Il gruppo favorirà anche la decarbonizzazione dei processi produttivi e lavorerà per garantire occupazione. Lube, noto marchio che produce cucine componibili ed elementi d'arredo con sede a Treia, investirà 43,9 milioni a fronte di 9,5 milioni di contributo. Il progetto prevede la creazione di una nuova unità produttiva a Treia, per produrre mobili da cucina, mobili per il living (montati e smontati) e armadi smontati, per il mercato estero. Si stima un impatto occupazionale di 56 posti di lavoro in più, oltre a nuovi prodotti e una maggiore capacità tecnica di far fronte al mercato estero, con una linea produttiva dedicata. Gli investimenti, avviati a marzo, termineranno a dicembre 2025, con l’avvio a pieno regime nel 2026. “Sono investimenti importanti – ha integrato il governatore delle Marche, Francesco Acquaroli – che danno vita a una nuova opportunità di rigenerazione economica e sociale del nostro territorio. Testimoniano l’attenzione del Governo e di tutte le istituzioni non solo nei confronti della ricostruzione post sisma, ma anche della volontà di credere nelle potenzialità delle nostre aree interne”. Alla conferenza odierna presso Palazzo Li Madou della Regione Marche, presenti anche il commissario straordinario alla Ricostruzione e alla Riparazione post Sisma 2016 Guido Castelli, il sottosegretario all'Economia e alle Finanze Lucia Albano e i rappresentanti di Ariston Group e Lube, tra i quali Paolo Merloni e Fabio Giulianelli. “I due importanti progetti di Ariston e Lube presentati oggi – ha detto Castelli – dimostrano che il Piano nazionale complementare sisma rappresenta una straordinaria opportunità per i territori dell'Appennino centrale che, nel frangente, hanno dimostrato una grande vitalità nel proporre investimenti strategici. Nel corso di questi mesi abbiamo registrato come nel cratere operino imprese, piccole e grandi, pronte a mettersi in gioco attraverso programmi di sviluppo capaci di generare valore economico-sociale e posti di lavoro per gli anni a venire”.
Soddisfazione anche nelle parole di Albano: “Oggi è una bellissima giornata nella quale si mette in luce la capacità della nostra regione di produrre ricchezza, nonostante le difficoltà che ha incontrato e che continua ad incontrare a causa delle diverse calamità naturali che ha vissuto. Mi complimento per l’iniziativa di queste grandi imprese che hanno scelto di collocarsi nel cratere”.