ALICE MURI
Economia

Lavoro, il grande freddo: in 10 anni spariranno 17mila lavoratori

I risultati di uno studio della Cgia di Mestre: la provincia di Pesaro e Urbino si piazza con un -7,7%, leggermente al di sotto della media nazionale. Il record negativo di Ascoli: – 19,5%

In 10 anni a Pesaro spariranno 17mila lavoratori: tutti i dati delle Marche

In 10 anni a Pesaro spariranno 17mila lavoratori: tutti i dati delle Marche

Pesaro, 30 aprile 2024 – Nei prossimi dieci anni, nella provincia di Pesaro Urbino, ci saranno oltre 17mila lavoratori dipendenti in meno rispetto a quelli che oggi compongono la platea delle persone in età lavorativa. Un calo del 7,7% tra il 2024 e il 2034, che si ripercuoterà soprattutto sulle piccole e medie imprese, che oggi già faticano a trovare personale specializzato.

E’ questa la stima effettuata dall’Ufficio studi della Cgia di Mestre, che elaborando i dati delle previsioni demografiche Istat, ha delineato la situazione che ci aspetterà tra dieci anni se non ci sarà una inversione di tendenza. Lo studio evidenzia come le persone attualmente al lavoro nella nostra provincia, con una età compresa dai 15 ai 64 anni, siano oggi 219.510. Tra dieci anni, la stessa corte di lavoratori sarà destinata a scendere a 202.488.

Secondo l’associazione le ragioni del crollo vanno ricercate sicuramente nel progressivo invecchiamento della popolazione e nel calo demografico, con sempre meno giovani che si affacciano al mondo del lavoro e tanti baby boomer che sono invece destinati ad uscire per raggiunti limiti di età. Con un calo percentuale del 7,7% la provincia di Pesaro Urbino si attesta leggermente al di sotto della media nazionale, che dove si registra una decrescita dell’8% circa.

Lavoro, le Marche in crisi

A soffrire maggiormente invece è la regione Marche, dove il calo di lavoratori previsto da qui a dieci anni si attesta ad oltre il 12%. La nostra è infatti una regione tra le peggiori del nostro Paese parlando proprio di perdita di lavoratori nel prossimo decennio, mentre la provincia di Pesaro e Urbino, rispetto ai dati diffusi dall’indagine, risulta quella che registra un risultato migliore.

A soffrire maggiormente nelle Marche è invece la provincia di Ascoli Piceno, che secondo la Cgia di Mestre nel 2034 si ritroverà con quasi 27mila lavoratori in meno e con un calo del 19,56%. Un risultato che pone il territorio ascolano secondo in classifica tra tutte le province d’Italia per questo record negativo.

Con un calo così importante di lavoratori in tutti i territori della nostra regione ma anche per il resto del Paese, come sottolineano le associazioni delle piccole e medie imprese, è necessario evidenziare quelle che saranno le problematiche a venire da qui a dieci anni: con una popolazione sempre più anziana e sempre meno lavoratori attivi, potrebbero crearsi delle problematiche con le risorse necessarie a coprire l’aumento della spesa pensionistica, ma anche di quella sanitaria ed assistenziale.