Ancona, 13 marzo 2024 – "La sensazione che abbiamo è che sarà una buona stagione, sotto il profilo turistico, per tutte le Marche", dice Luca Giustozzi, presidente di Federalberghi, che associa quasi tutti gli ottocento hotel della regione spalmati da Gabicce Mare fino a San Benedetto del Tronto.
Quali sono i segnali?
"C’è una buona richiesta, e non solo per il periodo Pasquale che è ormai alle porte. Le prenotazioni arrivano soprattutto da parte di gite organizzate e quindi di gruppo".
Quello che qualche suo collega definisce turismo basso, un caffè e via...
"Adesso non esageriamo... Turismo basso non direi, parlerei invece di turismo medio, medio-basso".
E quello alto?
"Quello con una maggiore capacità di spesa va nelle città d’arte e per quello che riguarda il nostro territorio ci sono alcune aree che attraggono questo tipo di villeggianti e sono le aree del Conero, poi Ascoli Piceno, Recanati, Loreto e quindi Urbino. Diciamo che in queste zone il turismo è un po’ più di alto livello, è quello culturale".
In attesa del caldo vero, quale tipo di turismo arriva?
"Diciamo che è quello legato alla visita dei borghi e dei centri storici, perché la bellezza diffusa di questa regione sta diventando sempre più conosciuta".
Esempio...
"Come albergatore maceratese, le posso dire che molti ospiti ci chiedono la mattina dove andare e che cosa visitare. Partono e quando tornano riportano la sensazione di avere scoperto il paradiso".
L’anno scorso più stranieri e meno italiani. Quest’anno cosa prevedete?
"Pensiamo che il trend per quello che riguarda il turismo non italiano sarà in crescita, perché la domanda è in aumento: non abbiamo nulla da invidiare alla Toscana, ma a prezzi più contenuti".
Segnali positivi dai gruppi. E tutto il resto?
"ll turismo delle famiglie, e comunque di tutti coloro che si muovono in coppia e in auto, è legato ad altri fattori come il meteo. Col tempo buono si muovono, ma col tempo brutto restano a casa".
Buoni segnali, diceva. Ma per le aree costiere oppure per l’entroterra?
"Diciamo che la domanda, parlando anche con i colleghi, è abbastanza spalmata, nel senso che le prenotazioni arrivano per le località costiere, ma anche per le aree interne".
Turismo estero: nei numeri dell’anno scorso avrebbe pesato il rilancio dell’aeroporto di Ancona. Vero?
"In parte è così e devo anche dire che la Regione sotto questo profilo si è data molto da fare. Lo stesso ha fatto nel campo della promozione. Ma..."
Qual è il ma?
"Il ma è legato poi ai collegamenti con le varie località della regione. Scendi dall’aereo e poi? Una cosa che andrebbe risolta è quella dell’organizzazione".
La parola di moda è destagionalizzazione. Che dice?
"Se ne parla molto, ma il problema è avere eventi che attraggono turisti, perché altrimenti i flussi turistici si concentrano tutti nel mese di luglio e poi fino alla fine di agosto. Parola bella, ma difficile da realizzare, la destagionalizzazione".