Ancona, 21 settembre 2021 - Scendono in campo gli 84 medici specialisti, provenienti dalle aziende ospedaliere e aree vaste marchigiane, per le cure domiciliari ai malati Covid. Offriranno il loro contributo in tutta la regione. Il provvedimento, uno dei primi del genere in Italia, è stato approvato oggi dalla giunta, su proposta dell’assessore alla Sanità Filippo Saltamartini, che lo ha poi illustrato alla stampa insieme al presidente della Regione Francesco Acquaroli.
Leggi anche: Covid Marche, dati e contagi del 21 settembre 2021 - Regione Marche, Acquaroli e la rivoluzione sanità: Sos medici “Le cure domiciliari sono innanzitutto una richiesta che ci viene rivolta dal territorio e da tutti coloro che vivono con apprensione l’avvicinarsi dell’autunno e dell’inverno - ha detto Acquaroli -. In questo modo potremo evitare l’ospedalizzazione ed essere comunque vicini ai cittadini contagiati nelle loro case. Consolidare il legame di cura tra struttura sanitaria e territorio, finalizzato ad una gestione clinica a domicilio sempre più tempestiva, appropriata ed efficace dei pazienti Covid costituisce, inoltre, una strategia molto importante per far sì che i nostri ospedali possano tornare ad occuparsi di tutte le altre patologie”. “Mettiamo a disposizione tutte le risorse a nostra disposizione per combattere questa pandemia – ha proseguito Saltamartini -. E’ possibile ridurre la pressione sulle strutture ospedaliere e residenziali territoriali, gestendo efficacemente a casa i pazienti con forme di malattia da lievi a moderate. Si è imposta, pertanto, la necessità di elaborare, sulla base della letteratura scientifica e dell’esperienza clinica maturate nel corso dell’epidemia, le indicazioni operative più aggiornate sulla gestione del paziente a domicilio anche in termini di teleconsulto e telemedicina, ferma restando la centralità del medico di famiglia o pediatra di libera scelta che, conoscendo le patologie pregresse, i fattori di rischio e il contesto socioambientale del paziente, può intervenire prescrivendo i farmaci più appropriati con un timing corretto".
" La stretta collaborazione tra specialisti, medici delle cure primarie e il personale delle Usca (Unità speciali di continuità assistenziale) - prosegue Saltamartini -, riveste importanza cruciale: il medico di medicina generale si occupa dell'anamnesi, l'Usca interviene a domicilio e, in base alle patologie, sintomi e fase della malattia, viene coinvolto uno specialista per la terapia da adottare”. L’assessore alla Sanità Filippo Saltamartini, ha anche dato mandato agli enti del servizio sanitario regionale, di definire, entro il 1° ottobre prossimo, un protocollo di intesa per regolamentare le forme di collaborazione tra medici ospedalieri e medici delle cure primarie, come stabilito in sede di “ Cabina di Regia “ regionale per il contrasto all’emergenza Covid il 6 settembre scorso. Il protocollo definirà, quindi, le modalità e i criteri per fornire ai medici delle cure primarie, che agiscono a domicilio dei pazienti Covid, il supporto dei medici specialisti di varie branche messi a disposizione dalle aziende sanitarie e ospedaliere della Regione Marche. Le modalità organizzative per garantire questo supporto possono includere sia il teleconsulto, anche in modalità di videoconsulenza sia, qualora ritenuto necessario, una consulenza.
Per quel che riguarda il teleconsulto, si tratta di un’indicazione di diagnosi e di scelta di una terapia senza la presenza fisica del paziente. Dunque, un’attività di consulenza a distanza fra medici che permette ad un medico di chiedere una “second opinion” ad uno o più medici specialisti, in ragione della loro specifica competenza, sulla base di informazioni mediche legate alla presa in carico del paziente. I medici specialisti a disposizione sono 84, così distribuiti: ad Ancona 4 infettivologi, 2 pneumologi, 2 internisti, 2 neurologi, 2 pediatri; a Marche Nord: 2 internisti; 1 pneumologo, 1 infettivologo; Inrca: 1 internista, 1 cardiologo, 1 pneumologo, 1 geriatra, 1 fisiatra, 1 nefrologo; Asur: Area Vasta 1: 3 internisti, 2 cardiologi; Area Vasta 2: 9 internisti, 5 cardiologi, 4 neurologi; Area Vasta 3: 3 pneumologi, 5 cardiologi, 4 neurologi, 3 infettivologi, 3 internisti; Area Vasta 4: 3 internisti, 2 cardiologi, 2 neurologi; Area Vasta 5: 3 pneumologi, 4 cardiologi, 4 neurologi, 3 internisti